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L’interporto Vespucci punta sull’idrogeno

GUASTICCE – Forse perché sta diventando una delle nuove frontiere più promettenti nel campo dei carburanti e delle energie alternative: e forse perché l’idrogeno è anche al centro di studi, progetti e sviluppi dell’area vasta in cui l’interporto Vespucci di Guasticce è inserito (si vedano le realizzazioni già in corso da parte di Gas and Heat sul Canale dei Navicelli). Sono entrambi riferimenti validi per il progetto che sta prendendo forma anche al Vespucci e che mira di far nascere un vero e proprio “Hydrogen Village”, con l’insediamento di produzione e distribuzione del gas delle speranze più verdi.

“Stiamo ipotizzando iniziative in questo campo – si lascia sfuggire in un breve colloquio la presidente del Vespucci dottoressa Monica Bellandi – nel quadro dei progetti di potenziamento e rilancio. Siamo una realtà pubblica che intende sviluppare i propri servizi al territorio ed alla logistica, sia come retroporto che come area produttiva”.

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Al momento, il recente documento di bilancio preventivo è all’esame di dettaglio dei due principali soci della SPA, l’Autorità Portuale e la Regione Toscana: la prima ha già assicurato nuovi strumenti finanziari finalizzati, tra l’altro, a creare un vero e proprio parco fotovoltaico, forse sui ruderi di quella che fu appena fuori dall’area interportuale la CMF degli anni settanta. La Regione a sua volta sta studiando analoghi strumenti finanziari per potenziare servizio e forse acquisire nuove aree, essendo state tutte aggiudicate quelle dell’attuale comparto. Si tende in sostanza – almeno questa è l’impressione corrente – a superare la gestione puramente e unicamente finanziaria ordinaria, con la sparagina contabilità ragionieristica imposta dai tempi, per rilanciarsi con nuovi impegni e nuove visioni. 

(A.F.)

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Pubblicato il
27 Novembre 2024
Ultima modifica
28 Novembre 2024 - ora: 09:55

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