Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Toyota “spara” la rivoluzione anti-elettrico

Nella foto: Una Toyota a idrogeno, presto disponibile.

TOKYO – Si parla molto, di questi tempi, delle soluzioni motoristiche in generale: navi, treni, tir, ma anche per le auto. Il nuovo motore Toyota, accreditato per essere prossimo, sta sollevando enormi domande sul futuro dell’auto elettrica Le recenti dichiarazioni di Akio Toyoda e le innovazioni tecniche di Toyota minacciano – secondo l’imprenditore giapponese – di cambiare l’intero panorama automobilistico. Qual è il segreto dietro questa tecnologia avanzata? Quali ripercussioni potrebbe avere sul mercato dei veicoli elettrici e sulla transizione green? C’è chi dice che sia solo una provocazione, perchè Toyota non ha mai creduto al motore full Electric.In questo caso la soluzione Toyota, già abbondantemente testata, è l’idrogeno, ma con sistemi di stivaggio e utilizzo del tutto nuovo. Anche Musk dagli Usa da parte sua annuncia un rivoluzionario motore tutto green che dovrebbe rilanciare Il diesel con tutti i vantaggi di consumi e potenza ma assolutamente senza inquinamento. VC’è dun qui fermento, anche perché il full eletti sta perdendo appeal quasi ovunque, meno che in Cina, diventata la prima n ella produzione in questo campo.

Bla E l’elettrico che futuro ha? Nessuno parla della legge del 2018 che obbliga i proprietari di auto elettriche ad avere una colonnina di ricarica perché la presa elettrica domestica a lungo andare vista la dimensione dei fili interni potrebbe creare incendi quindi la legge dice colonnina di ricarica a norma, pulsante di spegnimento di tutta l’elettricità della rimessa e dei garage privati con un solo bottone ed estintore speciale per il litio tutto a carico dell’acquirente oltre che cartellonistica che segnala la presenza di questi 3 sistemi. Il prezzo superiore per adeguamento legge  sarebbe 10.000 euro e se non comunichi che hai un’auto elettrica ti sei adeguato c’è il sequestro del mezzo perché il tuo mezzo sta mettendo in pericolo l’intero stabile. È un altro problema da considerare, a quanto pare.

Pubblicato il
11 Dicembre 2024

Potrebbe interessarti

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio