Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti
LAVORI PUBBLICI

Porto di Ravenna, al via la costruzione del nuovo impianto fotovoltaico

Un progetto da 30 milioni per autoprodurre energia e ridurre le emissioni

Impianto fotovoltaico per porto di Ravenna

RAVENNA. Decolleranno fra pochi giorni, nel mese di dicembre, i lavori per costruire il nuovo impianto fotovoltaico da 37,16 MWp grazie al quale il porto di Ravenna potrà avere energia pulita. Stiamo parlando di un progetto che Renco ha sviluppato in tandem con Adriasol e Sep Energia: sarà all’interno dell’area industriale dismessa “Ex Sarom”, una superficie di oltre 437mila metri quadri che appartiene all’Autorità di Sistema Portuale di Ravenna.

L’impianto, a sistema fisso, consentirà di coprire – viene spiegato dai promotori dell’iniziativa – «una quota significativa del fabbisogno elettrico del porto». Una nuova cabina di trasformazione bassa tensione/media tensione, collegata tramite elettrodotto dedicato alla cabina media tensione/alta tensione nell’area L2, «assicurerà la connessione stabile alla rete nazionale attraverso la cabina primaria “Ravenna Porto”».

È da tener presente che il progetto ha un valore complessivo di 30 milioni di euro ed è realizzato nell’ambito di un partenariato pubblico-privato tra Renco e l’Authority ravennate. All’interno di questo investimento – viene messo in evidenza – sette milioni di euro sono finanziati tramite fondi Pnrr destinati alla transizione energetica e allo sviluppo dell’infrastruttura fotovoltaica.

È stato reso noto che Renco sarà responsabile della realizzazione dell’impianto, della gestione del “Bim”, dell’intestazione del “Pod”, dei servizi di conduzione e manutenzione per 25 anni, oltre alla stipula dei contratti per il servizio di “cold ironing” (cioè la fornitura di elettricità da terra) dedicato al traffico crocieristico. L’intervento seguirà un calendario serrato: la conclusione dei lavori è prevista entro giugno del prossimo anno, e questo «in linea con gli impegni assunti nell’ambito dei finanziamenti Pnrr».

Il progetto rispetta i criteri “Dnsh” (Do No Significant Harm) che prevedono «stringenti requisiti di sostenibilità ambientale»: sono stati messi in programma «monitoraggi specifici su acqua, atmosfera, suolo e rumore» nelle fasi sia prima della realizzazione dell’opera che durante l’esecuzione come pure a opera conclusa, «in piena conformità agli standard nazionali ed europei».

L’impianto è «un passo fondamentale nel percorso di decarbonizzazione del porto di Ravenna»: aumenta l’autonomia energetica dell’infrastruttura e contribuisce alla «riduzione delle emissioni legate alle attività portuali». Un impatto particolarmente rilevante è atteso anche sullo stazionamento in porto del traffico crocieristico, «grazie ai futuri servizi di alimentazione elettrica a terra (cold ironing)».

«Questo intervento rappresenta un passo concreto nel percorso di transizione energetica e conferma l’impegno di Renco nello sviluppo di soluzioni efficienti e sostenibili», dice Giovanni Gasparini, presidente di Renco. «Collaborare con un’infrastruttura strategica come il porto di Ravenna ci consente di contribuire in modo diretto all’evoluzione energetica del territorio».

«L’avvio dei lavori conferma la capacità del nostro gruppo di realizzare progetti complessi garantendo qualità e affidabilità», afferma Giovanni Rubini, amministratore delegato di Renco. «Il nuovo impianto contribuirà a migliorare l’efficienza energetica delle attività portuali, riducendo l’impatto ambientale dell’area».

Pubblicato il
25 Novembre 2025

Potrebbe interessarti

Avanti adagio, quasi indietro

Potremmo dire, parafrasando Guido Gozzano, che tra gli infiniti problemi che riguardano il nostro mondo attuale, tra guerre e genocidi, ci sono anche le “piccole cose di pessimo gusto”. Tra queste c’è l’incredibile vicenda...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Se Berta ‘un si marìta…

…“E se domani…” diceva un antico refrain musicale. Riprendo le valide considerazioni del nostro direttore sulla sorprendente impasse di alcune nomine presidenziali nelle Autorità di Sistema Portuale soffermandomi su Livorno: Gariglio è stato tra...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Per difendere la pace…

Guerra e pace, più guerra che pace: sembra l’amara, eterna storia dell’uomo. Così, per preservare la pace, sembra proprio che non ci siano che le armi: si vis pacem, para bellum, dicevano nell’antica Roma....

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Sempre più droni sul mare

Se ne parla poco, specie dei più specializzati: come quelli subacquei della Wass di Livorno per Fincantieri, o quelli sempre italiani, costruiti però in Romania dall’ingegner Cappelletti della livornese ex Galeazzi. Però adesso Fincantieri,...

Leggi ancora

Porti teu in overcapacity?

Riforma della riforma portuale: l’articolato Rixi che abbiamo anticipato – che naturalmente deve passare anche dalle Camere – punta dunque a coordinare lo sviluppo degli scali, oggi lasciato eccessivamente alla potenza dei singoli “protettorati”...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora
Quaderni
Archivio