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L’energia sostenibile è in crescita con i piani nazionali per l’LNG

Il dottor Alessandro Fino.

LIVORNO – Il gas naturale liquefatto, ovvero LNG è la frontiera della sostenibilità ambientale per i carburanti non più solo di domani, ma ormai anche e specialmente d’oggi. E’ quanto emerso, per unanimità di consensi, dal workshop organizzato da OLT Offshore LNG Toscana in Fortezza Vecchia, con due tavole rotonde affidate a tecnici ministeriali ed esperti: ma in particolare sulla base di un articolato rapporto OLT, vera e propria fotografia di quanto maturato nel triennio 2014-2016 sui temi sicurezza, ambiente e territorio. Con tutte le sinergie che sono nate, si sono sviluppate e stanno svolgendosi tra l’azienda OLT e il territorio.

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E’ stato proprio il rapporto OLT, annunciato come primo di una serie che si svilupperà in date cadenzate, a fare il punto sugli obiettivi raggiunti e quelli da raggiungere. Letto e commentato da Alessandro Fino, amministratore delegato di OLT Offshore LNG Toscana (dopo il saluto del presidente dell’Adsp Stefano Corsini e di Silvano Calcagno, altro AD a fianco di Fino) il rapporto ha confermato che in tre anni di attività la piattaforma offshore ha dato risultati validi, sia sul piano delle prestazioni che della sicurezza e della salvaguardia ambientale. Anche i quantitativi di LNG in arrivo sulla piattaforma offshore sono in aumento, stanno avvicinando l’impianto agli obiettivi di partenza e hanno consentito di settare, attraverso le gare di fornitura, clienti e produttori fuori dalle reti fisse, con grandi vantaggi in prospettiva anche sui costi.

L’ammiraglio Vincenzo Di Marco, direttore marittimo della Toscana, ha confermato che i controlli della Guardia costiera sono stati utili al Corpo anche per elaborare un protocollo-pilota che sarà sviluppato nei futuri impianti nazionali. Anche il Centro interuniversitario di biologia marina CIBM con il direttore del comitato scientifico Carlo Pretti ha sottolineato che la grande mole di dati raccolti durante le varie campagne di monitoraggio intorno all’offshore ha dimostrato che non si sono create criticità né per l’acqua, né per la fauna né per la flora marina. Conferme in questo senso sono venute anche dal comandante dei vigili del fuoco provinciali Francesco Notaro.

Per i ministeri, il tema LNG è ormai maturo, in vista dell’appuntamento stabilito dalla UE per il 2025, quando le reti TEN-T e i principali porti dovranno essere dotati di stazioni di rifornimento per i motori a gas. Liliana Panel ha letto il rapporto della direzione sviluppo del MISE firmato da Gilberto Dialuce. Xaver Santiapichi ha fatto il punto della commissione Via del ministero dell’Ambiente. Eugenio Minici, vigilanza delle Autorità portuali del MIT, ha sottolineato i tempi stretti per creare la rete di supporto all’LNG e la necessità di coinvolgere anche gli armatori. Tema quest’ultimo al centro dell’intervento di Massimo Provinciali, segretario generale dell’Autorità portuale di Livorno.

Le due tavole rotonde che si sono succedute nell’arco della mattinata hanno consentito anche di fare il punto sulle “ricadute” che il forte investimento della OLT ha avuto e sta avendo sul territorio: in particolare con un centinaio di posti di lavoro, un’efficiente flotta Neri per l’assistenza, la vigilanza e la “navetta”, circa 400 milioni di euro su contributi (lavori all’Incile di Pisa, studio del CIBM, scuola vela disabili dell’Assonautica, parchi verdi terrestri, eccetera) da qui al 2023. Un impegno spesso sviluppato in sordina, ma fondamentale per l’ambiente come i vantaggi derivanti dall’uso dell’LNG per l’autotrazione e prossimamente per l’alimentazione dei motori marini, che avrà i primi importanti risultati nel mondo delle crociere già dall’anno prossimo.

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Pubblicato il
8 Luglio 2017
Ultima modifica
13 Luglio 2017 - ora: 16:53

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