Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

“Marina” nel Mediceo, arrivano le scelte

Un mix di barche e di navi da crociera oggi nel mediceo.

LIVORNO – L’Autorità portuale di sistema del Tirreno settentrionale sta affrontando, con il consueto riserbo visto che si tratta di stuzzicare un nido di vespe, il tema del “marina” nel porto Mediceo. Un tema che ha avuto tempi lunghi, visto che la concessione alla società “Porta a mare” della holding Benetti esiste da anni: ma che ha avuto fino ad oggi ritardi sia perché la pesante crisi della nautica mondiale ha agito da freno, sia in particolare perché sono nati problemi per la ricollocazione delle centinaia di barche oggi all’ormeggio nel porto mediceo.

[hidepost]

Siamo però arrivati a dover prendere una importante decisione: quando e dove spostare le barche del Mediceo: la soluzione che il presidente dell’AdSP Stefano Corsini ha di recente esaminato – parlandone anche con noi, sia pure in termini non ufficiali – potrebbe essere uno spostamento delle barche “a gruppi”, liberando cioè di volta in volta quelle aree del Mediceo dove cominciare i lavori previsti dal progetto del “marina”. Progetto affidato al team dello studio specializzato Cobolli-Gigli di Milano, che già ha presentato a suo tempo un rendering di massima, ovviamente da aggiornare e raffinare. Si dovrebbe cominciare dal “muro del pianto” (così definito dai livornesi) cioè dall’area immediatamente a sud del bacino del mediceo, dove attualmente sono le barche di alcuni circoli su pontili galleggianti e su gavitelli: quest’area dovrà essere interessata da una serie di interventi anche strutturali, con l’allargamento della strada che costeggia le mura medicee e con il trasferimento della casermetta della nautica della Finanza. Le barche che oggi vi stazionano potrebbero essere trasferite in parte alla ex banchina 75 (che però è richiesta anche per le navi da crociera) e in parte spostate sempre nel mediceo, ma più a nord, tra l’allungato molo Elba e il molo Capitaneria. La coperta rimane stretta, ma sembra che sia possibile. Sempre che non ci sia qualche colpo di coda del Comune, il cui sindaco Filippo Nogarin ha sempre dichiarato di essere contrario a un “marina” privato nel Mediceo, salvo accordi. Ma quali?

(A.F.)

[/hidepost]

Pubblicato il
31 Marzo 2018

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio