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APM Terminals e ZPMC Italia genera nuova occupazione

Nella foto: Un’immagine del cantiere di Vado Ligure.

VADO LIGURE – Il terminal container di APM Terminals, la cui costruzione è oggi arrivata all’85% e che entrerà in servizio il 12 dicembre prossimo, è destinato a generare un numero di posti di lavoro molto rilevante e, a medio-lungo termine, aprirà anche ulteriori scenari positivi sul fronte occupazionale.

Tutto ciò avverrà anche grazie ad un’evoluzione della partnership con ZPMC, la società che fornisce ad APM Terminals i mezzi di sollevamento che verranno impiegati sulla piattaforma, curandone anche la manutenzione.

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I dettagli del piano di assunzioni e degli accordi per l’occupazione firmati nei mesi scorsi sono stati spiegati di recente a Vado Ligure nel corso di una conferenza stampa organizzata da APM Terminals, in collaborazione con ZPMC, alla quale hanno partecipato anche Andrea Pasa, segretario CGIL, Claudio Bosio, segretario CISL, Gianni Mazziotta, segretario UIL e Alberto Panigo, console CULP. Al termine della conferenza, è stato firmato un documento di integrazione degli accordi quadro sull’occupazione siglati a dicembre 2018.

I NUMERI: OGGI – Attualmente APM Terminals Vado Ligure Spa impiega direttamente 77 persone (234 se si includono i 157 lavoratori della controllata Reefer Terminal Spa): sulla piattaforma ZPMC Italia ne impiega altri 18.

ALL’APERTURA DEL TERMINAL (dicembre 2019) – Grazie a un massiccio piano di assunzioni, a fine anno i lavoratori di APM Terminals e ZPMC Italia saliranno a 267, un numero che va anche oltre i 237 che erano previsti dall’accordo quadro sull’occupazione siglato del dicembre 2018. Inizialmente, va ricordato, solo una parte della banchina e dei piazzali del nuovo terminal sarà disponibile.

DAL 2020 IN AVANTI – Lo scenario sopra descritto è destinato a cambiare nel 2020, quando il completamento dei lavori sulla banchina renderà il terminal pienamente operativo. Anche l’occupazione perciò andrà crescendo: andando nel dettaglio, i lavoratori complessivamente impiegati dalle due aziende saranno 277 nella prima metà dell’anno e 309 nella seconda.

Saranno infine 401 i lavoratori impiegati a Vado da APM Terminals e ZPMC Italia quando il terminal funzionerà a pieno regime.

In questo contesto la scelta strategica da parte di APM Terminals è stata di affidare a ZPMC Italia la totalità delle attività di manutenzione dei mezzi di movimentazione, che necessitano di controlli ed assistenza continue. L’ingresso di ZPMC Italia negli accordi con le organizzazioni sindacali consentirà all’azienda di poter contare, non solo per Vado, su personale altamente specializzato e formato, ma soprattutto costantemente aggiornato.

Ricordiamo che saranno tre i tipi di gru che opereranno nel terminal di Vado:

Gru “a cavaliere” (straddle carrier) destinate alla movimentazione orizzontale dei contenitori, dalla banchina del porto al piazzale e viceversa, manovrate da operatori a bordo Gru “di piazzale” (ARMG), destinate alla movimentazione dei contenitori all’interno del piazzale, manovrate da operatori “da remoto”, da una sala di controllo Gru “di banchina” (ship to shore), destinate al carico e allo scarico dei contenitori dalla nave alla banchina del porto e viceversa, manovrate da operatori a bordo.

Gru di piazzale e di banchina sono fornite da ZPMC, casa madre di ZPMC Italia.

“Siamo molto lieti di aver perfezionato questi accordi con ZPMC Italia e averli condivisi con le organizzazioni sindacali. Rispettiamo così gli impegni presi negli anni, creando ulteriori nuove opportunità per il territorio” ha dichiarato il managing director di APM Terminals Vado Ligure S.p.A., Paolo Cornetto.

“ZPMC Italia introduce un concetto inedito per l’azienda: per la prima volta infatti, da puro costruttore di gru portuali leader mondiale di mercato, ci proponiamo nella veste di partner continuativo dei terminalisti attraverso una struttura locale, pensata ed organizzata per l’erogazione dei servizi di assistenza tecnica ad alto valore aggiunto.

L’importante aggiornamento tecnologico degli impianti e la presenza massiva dell’automazione in campo portuale hanno determinano infatti la necessità di servizi tecnici sempre più complessi: oggi questi ultimi difficilmente possono essere autoprodotti dai terminalisti, impegnati nell’approfondimento del core business logistico e quindi lontani dalle competenze specifiche che sono invece proprie dei costruttori degli impianti.

Da questi presupposti è nata ZPMC Italia, prima tra le 36 subsidiaries di ZPMC ad avere questo focus specifico, ed i cui obiettivi di mercato non sono limitati al territorio nazionale ma, in prospettiva, allargati al bacino Mediterraneo. Con specifico riferimento a Vado, ZPMC Italia è stata scelta da APM Terminals quale partner strategico per i servizi di assistenza continuata del nuovo Vado Gateway” aggiunge il managing director di ZPMC ITALIA Elio Crovetto.

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Pubblicato il
29 Maggio 2019

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