Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Pesce allevato, sarà il solo futuro?

Nella foto: I dirigenti della cooperativa ittica di Capraia, all’avanguardia per l’allevamento in acque libere.

Alla fine di settembre c’è stato un importante convegno di Legambiente sulle filiere delle pesca. Ne abbiamo riferito sommariamente, ma a quanto pare suscitando anche alcune curiosità. Come quella della lettrice Michela Rossi di Firenze che ci scrive:

I giornali, compreso il vostro, hanno riferito dei dibattiti che si stanno moltiplicando sull’allevamento dei pesci ai fini alimentari. Con tanto di ipotesi, a mio dire catastrofiche, sull’esaurimento a breve del pesce pescato. Mi chiedo: è vero che negli allevamenti ittici si danno ai pesci dosi massicce di antibiotici?

È vero che anche l’acqua di mare delle vasche d’allevamento è medicata?

E perché i ristoranti sono obbligati per legge a scrivere se il pesce servito è di allevamento o “selvaggio”?

Solo perché il gusto può essere diverso?

[hidepost]

*

Mammamia, che argomento ci tocca affrontare! Proviamo a semplificare al massimo: la pesca intensiva ha creato davvero problemi ad alcune specie ittiche, che si sarebbero avvicinate al punto di estinzione. Nel Mediterraneo sarebbero a rischio il tonno rosso e anche le sardine (benché su quest’ultimo punto ci siano divergenze di opinioni). Sono state perciò varate leggi che vietano la pesca per certi periodi, specie riproduttivi: divieti sui quali non tutti sono d’accordo.

L’allevamento ittico: non l’abbiamo inventato oggi, lo facevano i greci, i romani, i cartaginesi, ma anche i cinesi e i giapponesi in tempi addirittura pre-storici. Oggi gli allevamenti sono controllati dalle autorità sanitarie ed hanno tanto di “bollino” di sicurezza. Gli antibiotici? Forse sì: come del resto al pollame e agli allevamenti intensivi a terra. Poi ci sono allevamenti e allevamenti: quelli in masconi in cemento con ricambio continuo d’acqua grazie alle pompe, ma anche quelli in gabbie subacquee in mare libero, specie dove c’è corrente e il pesce nella vasca è costretto a nuotare, quindi sviluppa carne più compatta. Qualità e sapore: questione di gusti, è indubbio che qualche differenza i palati fini possono sentirla. Ma c’è differenza anche tra il pesce “selvaggio” dell’Adriatico e quello del Tirreno, per non parlare di quello dell’Atlantico o che arriva surgelato dalle Filippine o dal Madagascar.

[/hidepost]

Pubblicato il
6 Ottobre 2021
Ultima modifica
8 Ottobre 2021 - ora: 09:43

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio