Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Tirrenia, parte il “siluro” della Sardegna

Dalla metà del mese parte il servizio a prezzi calmierati tra Civitavecchia ed Olbia – Intanto Fincantieri e il governo corteggiano Aponte per le costruzioni navali

ROMA – La patata bollente in mano al ministro dei Trasporti non è piccola: la gara per Tirrenia rischia davvero di saltare, per l’iniziativa del presidente della Regione Sardegna di farsi una linea propria con Saremar, a costi nettamente più bassi.

[hidepost]

Matteoli ha provato a gestire la situazione in termini istituzionali, ma il governatore della Sardegna Cappellacci sembra deciso a continuare sulla propria strada ed ha annunciato che dal 15 giugno la Saremar inizierà a collegare – a prezzi “stracciati” Sardegna e Continente con corse almeno su Civitavecchia e su Genova per Olbia. La conferma viene dai porti: l’Authority di Civitavecchia ha già concesso gli ormeggi per due navi noleggiate da Saremar e lo stesso ha fatto quella di Olbia. Da Genova si attendono conferme.

Ovviamente la cordata che ha acquisito – o comunque si appresta fisicamente ad acquisire – la Tirrenia non ci sta e minaccia di mandare tutto all’aria. Da qui il tentativo di mediazione di Matteoli. Intanto è significativo che in alcuni porti le società di navigazione della cordata di Tirrenia (Grimaldi, Snav-Aponte ed Onorato) sembra abbiano giù sospeso alcuni collegamenti con la Sardegna e “riproteggano” i propri clienti sulle navi Tirrenia. La conferma ufficiale non c’è ma le biglietterie confermano.

La partita di Tirrenia si sta giocando indirettamente anche in un altro campo: quello di “agganciare” gli armatori che hanno vinto la gara nella costruzione di nuove navi nei cantieri italiani, in forte crisi per la caduta verticale degli ordini in tutta Europa. Il più corteggiato al momento è Gianluigi Aponte, perché Fincantieri – che ha appena ricevuto la promessa di due grandi navi da crociera di Carnival finanziate a tasso di favore dalla Cassa Depositi e Prestiti – aspira a strappare le prossime navi dell’armatore italo-svizzero ai cantieri francesi De L’Atlantique, dove le ha sempre costruite da anni. Si riferisce che Gianluigi Aponte abbia incontrato nei giorni scorsi Gianni Letta e che questi abbia promesso condizioni “di estremo favore” all’armatore per il credito all’export, superando per la prima volta quelle offerte dalla Francia. Se la Cassa si impegnasse anche a finanziare le navi da crociera nuove di Aponte – niente da fare per le fullcontainers, i prezzi e le condizioni dei cantieri del Far East sono imbattibili – forse Fincantieri potrebbe avere ancora un po’ d’ossigeno. Ed ha suonato quasi come una promessa la dichiarazione dell’armatore ginevrino secondo cui “Fincantieri costruisce molto bene”, dopo anni ed anni in cui invece le parole di apprezzamento andavano solo ai francesi.

[/hidepost]

Pubblicato il
1 Giugno 2011

Potrebbe interessarti

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio