Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Antitrust: Toremar a Moby ma…

Luca Ceccobao

ROMA – Si potrebbe definire come la vecchia canzone, Neverending Story perché il pronunciamento dell’Antitrust sull’assegnazione della Toremar a Moby Group è stato salomonico: nulla osta al risultato della gara – peraltro già confermato dal Tar della Toscana – purché la compagnia di Onorato riduca i suoi servizi sulle linee dell’Elba, di 6 “slots” (o diritti d’ormeggio sulla Piombino-Portoferraio) per la stagione estiva 2012 – visto che su quella in corso è materialmente difficile intervenire – e di 12 slots per quella del 2013.

Tra le condizioni imposte per ridurre gli “slots” una sembra pesante: dovranno essere le compagnie concorrenti a indicare quali slots Moby dovrà lasciare (e ovviamente chiederanno che siano negli orari più appetibili).

[hidepost]

Il tutto, dice l’Antitrust, per favorire l’ingresso di nuovi concorrenti e perché non si configuri un monopolio di fatto di Moby e Toremar appartenenti allo stesso gruppo. Del resto, trovare altre compagnie interessate agli “slots” che Moby deve liberare non è un problema, anzi: oltre a Blunavy che già opera e a Lauro che è assetato di vendetta (per aver perso la gara su Toremar dopo un primo pronunciamento a lui favorevole), da anni c’è la compagnia di Pascal Lota (Corsica & Sardinia Ferries) che chiede di entrare nel business. E comunque la rotta è più che appetibile, d’estate, per decine di armatori.

Al momento gli uffici legali di Moby Lines stanno studiando le ottanta pagine del pronunciamento dell’Antitrust. Vero che Moby aveva già offerto fin dall’inizio, di rinunciare ad alcuni “slots”: bisogna però capire se la misura imposta dall’Antitrust in quelle dimensioni e con la scelta lasciata ai concorrenti sugli “slots” da mollare sia o meno accettabile dal management di Onorato.

Se Moby, in seguito alle imposizioni dell’Antitrust dovesse rinunciare a Toremar, si porrebbe il grosso problema della gestione della compagnia, non essendoci stati altri concorrenti (Lauro infatti è stato tagliato fuori essendo stata giudicata la sua offerta non ricevibile) ed avendo l’assessore ai Trasporti della Regione Luca Ceccobao già annunciato che la gara non sarà ripetuta. Una gestione definitiva della Regione – così come ha cominciato a fare tra le polemiche e i roventi attacchi la regione Sardegna con Saremar – è peraltro irrealistica, perché anche solo gli investimenti richiesti per ammodernare le navi – ricordiamo i forti esborsi che la compagnia gestita oggi da Angelo Roma ha dovuto sopportare per i guasti all’aliscafo Fenicia e più recentemente all’Oglasa – sono ben al di fuori della portata dei bilanci pubblici. Senza considerare l’imposizione dell’Ue, che vuole la privatizzazione delle linee e che è pronta a comminare pesanti sanzioni in caso contrario.

[/hidepost]

Pubblicato il
27 Luglio 2011

Potrebbe interessarti

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio