Visita il sito web
Tempo per la lettura: 3 minuti

Annunziata: poter volare, senza burocrazia

Andrea Annunziata

NAPOLI – Apro questa intervista con una folgorante battuta del presidente avvocato 👤 Andrea Annunziata su Napoli e le sue contraddizioni: “È un paradiso frequentato da diavoli 👿”. C’è tutta l’ironia di un uomo di cultura del Sud, chiamato a una missione quasi impossibile, governare l’ingovernabile: e deciso comunque a farlo.

🎙 Presidente, la colgo in un momento triste, la tragedia di Ischia: eppure bisogna guardare avanti.

[hidepost]

🗣 “Una tragedia purtroppo annunciata, che ha in comune tante realtà di un’Italia con un’orografia difficile, a rischio. Abbiamo dato una mano per quanto possibile anche come porto”.

🎙 Un porto, il suo, che sembra invece in un momento d’oro. Traffici che crescono in entrambi gli scali del sistema, prospettive buone, strategie già delineate. In una crisi mondiale, è più che consolante.

🗣 “Ed è il risultato non solo del porto ma dell’intero comparto produttivo di un territorio che non si arrende. L’aumento dei traffici è dovuto anche alle aziende che, specie nel comparto agroalimentare, sono eccellenze riconosciute e richieste. Il tessuto economico e produttivo che si riferisce al nostro sistema portuale è sano, con una imprenditorialità forte. Poi ci sono i traffici passeggeri e delle crociere: per l’anno che arriva puntiamo ai 15 milioni di passeggeri, con un plafond secondi solo a Hong Kong. In soli cinque anni la nostra portuali è cresciuta malgrado la pandemia e specialmente malgrado la burocrazia. Se avessimo delle regole uguali a quelle degli altri paesi d’Europa potremmo davvero volare”.

🎙 Siamo tutti consapevoli del freno della burocrazia italiana, ma non si riesce a cambiarla.

🗣 “Ci sono stati tanti progetti, ma non è facile. Adesso mi auguro che il nuovo governo abbia più forza e fortuna. Perché oggi buona parte del mio lavoro, come quello dei colleghi, è impegnato a sollecitare decisioni, esami di progetti che dovrebbero correre, incontri, risposte a richieste, sia locali che nazionali. Quando ero sottosegretario ai trasporti mi sono reso conto direttamente delle inefficienze della macchina burocratica, dove spesso non si premia chi lavora ma siamo al “Todos Caballeros. Per chi s’impegna è mortificante”.

🎙 Non aiuta certo nemmeno il proliferare delle norme, spesso poco chiare o in contraddizione.

🗣 “Siamo tartassati dall’obbligo di tantissimi pareri, spesso fotocopia, con tempi di risposta mai veloci. Dovremmo invece avere il potere, con pochi passaggi, di decidere e operare. Mi auguro che il PNRR riesca a cambiare le cose, come propone. Oggi per fare i dragaggi urgenti ci vogliono anche dieci anni di pareri: e lo Shipping a sua volta vuole risposte rapide, altrimenti va dove le trova”.

🎙 Da quanto si è letto però voi siete stati veloci nella pianificazione richiesta..

🗣 “Abbiamo varato il documento strategico in due mesi, con progetti legati al PNRR per 400 milioni di euro e la gara per i relativi progetti è dello scorso agosto, elaborata in 60 giorni. Il tutto con i necessari approfondimenti e lavorando con gente capace e motivata, che meriterebbe anche un trattamento economico adeguato all’impegno.”

🎙 C’è anche chi lamenta una politica europea che non premia la logistica verso il Sud Italia. Le recenti modifiche proposte alle reti TEN-T favorirebbero i porti del Nord Europa e declasserebbero quelli del sud Italia…

🗣 “I più colpiti sarebbero quelli di Calabria e Sicilia, noi meno grazie al nostro tessuto imprenditoriale forte. Ma bisogna anche intenderci sulle strategie globali. I porti italiani devono valorizzare strategie di mercato che guardino specialmente il Nord Africa, oltre ai traffici tradizionali oltre Atlantico. In quanto alla difesa della nostra logistica nel quadro delle TEN-T sta allo Stato intervenire con gli strumenti adeguati anche a Bruxelles. Il nostro compito è offrire servizi adeguati in tempi adeguati e con costi adeguati. Quello che a Napoli stiamo dimostrando che si può fare, malgrado crisi mondiali e burocrazia nostrale.”

Antonio Fulvi

[/hidepost]

Pubblicato il
10 Dicembre 2022

Potrebbe interessarti

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio