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Gioia Tauro, ok al POT

Approvato anche il bilancio di previsione – Un terminal intermodale

Giovanni Grimaldi

GIOIA TAURO – Il Comitato Portuale di Gioia Tauro ha approvato il bilancio di previsione 2012 e il piano Operativo Triennale 2012 – 2014. Il documento finanziario è stato votato all’unanimità dai membri presenti in Comitato che hanno condiviso le scelte strategiche ed economiche indicate dall’Autorità Portuale di Gioia Tauro e della Calabria, guidata da Giovanni Grimaldi. “L’approvazione è avvenuta con la piena condivisione di tutti i componenti del Comitato – ha spiegato il presidente Grimaldi – segno che si sta lavorando nella direzione giusta per dotare lo scalo di importanti servizi, necessari a dare maggiore competitività allo scalo all’interno del circuito internazionale del Mediterraneo”. Stessa condizione è stata manifestata dai membri del Comitato portuale rispetto al Piano Operativo 2012-2014. Votata all’unanimità, e nella sua interezza, la programmazione si raccorda con quella del precedente anno.

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Al suo interno, infatti, è stata prevista una serie di misure necessarie a portare a compimento quanto iniziato in passato ed ora in via di completamento. L’Autorità Portuale si prefigge di perseguire l’ottimizzazione delle attività definite port required che tendono a rilanciare il ruolo di Gioia Tauro nel bacino del Mediterraneo.

Gli interventi inclusi in questa sezione sono articolati in relazione al miglioramento della capacità di banchina, della capacità di accesso e della capacità di piazzale. Il Piano include, altresì, iniziative finalizzate alla riorganizzazione ed al miglioramento di tutte quelle attività cosiddette port related, che incentivano lo sviluppo del contesto socio economico e territoriale. Grande attenzione è stata data agli interventi che puntano allo sviluppo dell’intermodalità e della logistica. Per garantire e stimolare l’integrazione dello scalo di Gioia Tauro con l’entroterra e il resto del mercato, è stata prevista la costruzione del Terminal Intermodale in ambito portuale, che diventa l’anello di congiunzione tra lo scalo portuale e il collegamento terrestre regionale, nazionale e internazionale. Si tratta di un terminal intermodale che centralizza le operazioni di carico e scarico dei carri ferroviari. Strutturato per rispondere a 360 gradi alle esigenze del traffico container e di quello delle auto nuove con accesso anche ai flussi extra portuale. Sarà realizzato con il contributo di capitali privati da aggiungere alla parte pubblica che ammonta a 20 milioni di euro.

Nell’ottica di uno sviluppo logistico dell’area è prevista altresì la realizzazione di un capannone industriale nella zona franca del porto di Gioia Tauro ex IsottaFraschini. Sarà destinato ad attività industriale, di deposito, di lavorazione e di movimentazione merci, da realizzarsi all’interno dell’area franca del porto di Gioia Tauro. Per rendere il porto di Gioia Tauro tra le infrastrutture portuali più all’avanguardia, per i servizi di comunicazione offerti agli enti e agli utenti del porto, è stata programmata la realizzazione di una piattaforma telematica per l’interconnessione veloce che servirà l’intera area. L’obiettivo è quello di realizzare un’infrastruttura di comunicazione di rete che, per un verso, soddisfi le esigenze di comunicazione (ampiezza di banda adeguata, livelli di servizio, copertura delle aree) dell’Autorità Portuale di Gioia Tauro e degli altri operatori dell’area e, per l’altro, offra più competitiva all’area stessa rendendo disponibile servizi avanzati di comunicazione che garantiscono alto valore aggiunto al porto.

Tra gli interventi pensati per consolidare l’infrastruttura portuale vi sono quelli che puntano ad aumentare la capacità di accesso e della banchina. Tra i principali vi è l’Arretramento dello sporgente Ovest del canale di accesso con riconfigurazione della struttura a tergo. Il lavoro prevede la riprofilatura della radice del molo nord e del tratto terminale di ponente del canale portuale. Si tratta di un intervento necessario per garantire un maggiore grado di sicurezza alla manovra di uscita dal porto e di ingresso da sud-ovest delle navi di ultima generazione. L’intervento è inserito nella sezione attuativa dell’APQ – polo logistico intermodale di Gioia Tauro. Di particolare rilievo, anche, i lavori di “Approfondimento e consolidamento dei fondali del canale portuale, adeguamento strutturale degli elementi della banchina di levante tratto D del porto di Gioia Tauro e realizzazione della terza via di corsa. L’intervento prevede l’approfondimento dei fondali fino alla quota di -16,00 metri per una lunghezza pari a circa 650 m. I lavori partiranno a breve, in seguito alla gara d’appalto che scadrà il prossimo 13 dicembre. E’ altresì previsto il consolidamento strutturale per l’ulteriore sviluppo di banchina non interessato dalla terza via di corsa e dall’approfondimento dei fondali. L’intervento è inserito nella sezione attuativa dell’APQ – polo logistico intermodale di Gioia Tauro sottoscritto nel settembre del 2010.

Stessa importanza strategica ricoprono i lavori di “Adeguamento dell’imboccatura portuale con riconfigurazione del molo sud”. L’obiettivo di questo intervento è incrementare la larghezza dell’imboccatura dagli attuali 286 metri a circa 400 al livello medio mare. La nuova testata del molo sud, così, assume una configurazione ed un orientamento diverso dall’attuale, con rotazione in pianta di circa trenta gradi.

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Pubblicato il
19 Novembre 2011

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