LIVORNO – La costante attenzione rivolta al mondo marittimo da parte del Propeller ha fatto sì che non venisse trascurato un importante argomento quale quello dell’”Istruzione nautica a Livorno e la riforma della Scuola superiore”. Tale riforma, che vedrà l’avvio con l’anno scolastico 2010-2011, è molto ambiziosa e proprio al fine di chiarirne i punti nodali il dottor Francesco Ruffini, presidente del Club locale, ha organizzato una conferenza, invitando la professoressa Nedi Orlandini preside del nostro celebre Istituto Tecnico Nautico Alfredo Cappellini a relazionare sul tema.
La professoressa Nedi Orlandini, che vanta un curriculum di studi bocconiano ed è coautrice di pubblicazioni oltre che prima preside donna di un istituto nautico, accompagnata dal professor Roberto Pincelli e da cinque studenti, ha voluto introdurre il tema citando una frase di Albert Einstein per sottolinearne ancora oggi l’attualità e l’importanza: “Tutto ciò che ha valore nella società umana dipende dalle opportunità di progredire che vengono accordate ad ogni individuo”.
La riforma è infatti tesa a responsabilizzare sempre di più la scuola affinché disegni il suo percorso secondo le esigenze del territorio. Da qui la necessità di un continuo rapporto con il mondo del lavoro per la costruzione di un percorso integrato che sia utile all’impresa, all’economia e ai giovani di oggi che saranno domani i professionisti responsabili ai quali passare il testimone.
“La riforma – ha detto la relatrice – pur essendo il risultato di quattro legislature di diverso orientamento politico, è stata comunque concepita con un’unica filosofia che è quella di educare l’individuo, ossia non solo di istruirlo ma anche di formarlo” e ne ha rilevato poi i punti di forza: l’avvicinamento sempre più marcato all’Università e all’Alta Formazione, un collegamento più stretto con il mondo del lavoro attraverso stage e tirocini, la creazione di comitati tecnico-scientifici con rappresentanti di imprenditori della zona di riferimento atti ad individuare le necessità del territorio, un’attenzione sempre maggiore alla lingua inglese, metodi di apprendimento più consoni a quelli dei nostri giovani grazie anche all’utilizzo più intenso dei laboratori. In pratica: scuola come centro di innovazione permanente. Dopo un’accurata analisi di quello che la riforma prevede per tutte le scuole superiori la professoressa Orlandini si è soffermata in particolare sugli Istituti Tecnici e specificatamente su quello a vocazione nautica, rilevando, in generale, come sia più alta la richiesta di diplomati e laureati rispetto all’offerta; questo in particolare si verifica nel mondo marittimo dove la carenza di ufficiali è in costante aumento.
L’istituto tecnico nautico cambierà definizione e diverrà istituto tecnico dei Trasporti e della Logistica, inserendo per la prima volta la Logistica negli insegnamenti. “E’ vero che esiste il rischio di una perdita di identità, ma c’è comunque una logica in questa scelta; in Italia il costo dei trasporti grava sul prodotto fino al 27% contro il 14% della Germania, il 12% della Francia ed il 7% degli Stati Uniti – ha motivato la professoressa Orlandini – c’è pertanto la necessità di lavorare sui trasporti e sulla logistica e questa riforma della scuola va proprio in questo senso incentivando, come si evince dalle materie di studio, il trasporto via mare che risulta essere il meno costoso”, “rimane però da non trascurare – ha aggiunto – l’annoso problema dei fondi per la scuola senza i quali non si può lavorare”. Le articolazioni del nuovo indirizzo di studi saranno: la costruzione del mezzo con materia di riferimento “impianti e tecnologie”, la conduzione del mezzo con “scienza della navigazione” e la logistica con tutte le materie trattate alla pari. La riforma è comunque ancora da definire compiutamente trovandosi attualmente in una situazione di work in progress ed è attesa a breve nella sua veste finale, allo stato quello che risulta con certezza è che le competenze che questi studi forniranno saranno molto elevate, vicine ai livelli universitari.
Negli interventi conclusivi un’importante osservazione è venuta dal comandante dei piloti del porto Fiorenzo Milani che ha posto in risalto la necessità di una maggiore partecipazione della città nel supportare gli studenti del Cappellini, sia quelli provenienti da ragguardevoli distanze e costretti a trasferimenti fino a 3 ore giornaliere, che con grande impegno e sacrificio continuano a frequentare assiduamente, sia a tutti gli altri, offrendo loro soluzioni pratiche su questioni specifiche.
Un aiuto tangibile viene attualmente offerto dalla famiglia D’Alesio – è stato sottolineato – finanziatrice di un convitto di accoglienza: iniziativa encomiabile ma sicuramente insufficiente che sarebbe necessario non rimanesse isolata.
Nel contesto della serata il presidente Ruffini, ricordando la vocazione nautica del Propeller Club, ha informato della istituzione di due borse di studio di 500 euro ciascuna da destinare agli studenti più meritevoli che intendessero proseguire nella specializzazione.
Cinzia Garofoli