ROMA – E’ stato celebrato a Civitavecchia, presso il Centro Storico Museale del Corpo delle Capitanerie di Porto di Forte Michelangelo, alla presenza dell’onorevole Pietro Tidei, vice presidente della IV Commissione Trasporti, del dottor Alfio Nicolosi, procuratore generale militare della Corte Suprema di Cassazione, del dottor Ugo Gregoretti, scrittore e sceneggiatore, il 40º anniversario di una delle più complesse e rischiose operazioni compiute dai marinai delle Capitanerie (insieme a piloti del porto e vigili del fuoco) nella loro centenaria storia: il salvataggio dell’equipaggio della Motonave inglese “London Valour”.
Un soccorso compiuto in condizioni meteo marine proibitive, con onde alte oltre 4 metri e raffiche di vento da 100 chilometri ora, tra detriti della nave incagliata lungo la diga foranea di Genova e tonnellate di nafta fuoruscite dallo scafo. Protagonisti i sette uomini dell’equipaggio della motovedetta CP 233 di Genova, comandati dall’allora tenente di vascello Giuseppe Telmon.
“Una pagina di storia del Corpo scritta grazie al coraggio, all’altruismo e alla professionalità di questi uomini che, incuranti dei rischi a cui andavano incontro” ha dichiarato l’ammiraglio Raimondo Pollastrini, comandante generale del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia costiera “hanno salvato ventisei persone, rimanendo ancora oggi, a quaranta anni dal tragico avvenimento, un esempio per tutti noi che indossiamo la stessa divisa”.
Alla rievocazione oltre all’ammiraglio Telmon, insignito per l’eroico salvataggio con la Medaglia d’Oro al Valor di Marina, erano presenti 4 dei sette membri dell’equipaggio della MV CP 233, Tito Mancini, Rocco Orlandi, Giuseppe Fornari e Aldo Reano, tutti decorati con Medaglia d’Argento al Valor di Marina.