Salvaguardare i porti significativi senza ipotizzarne altri faraonici

Questo il senso della proposta presentata da Gallo all’assemblea nazionale – Provvedimenti tattici e strategici

Filippo Gallo

Dal presidente di Federagenti Filippo Gallo riceviamo.

ROMA – Egregio direttore, in riferimento all’editoriale di pari oggetto, pubblicato sulla Gazzetta Marittima del 6 gennaio 2011, nel ringraziarLa per l’attenzione e la sensibilità che Lei sempre mostra per i problemi dello shipping, Le confermo che sono perfettamente consapevole e d’accordo con quanto da Lei evidenziato sulle criticità del sistema portuale italiano e, purtroppo, sulla mancanza di una visione politica sull’importanza dello sviluppo dei traffici marittimi per l’Italia.

Nella mia relazione all’assemblea dei soci di Federagenti dello scorso dicembre, ritengo di aver ben evidenziato – sia pure per grandi linee – i problemi che affliggono l’intera portualità nazionale: mancanza d’investimenti mirati sulle infrastrutture anzi, mancanza di qualsiasi previsione di assegnazione di fondi al comparto; assenza dell’auspicata autonomia finanziaria delle Autorità Portuali ed eccessivo numero delle stesse; nessun provvedimento per agevolazioni fiscali per le imprese portuali e nulla per l’abbattimento del costo del lavoro; farraginosità del processo di nomina dei presidenti delle A.P.; nessuna reale previsione di coordinamento fra le varie realtà portuali; ecc..

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