
LIVORNO – Gli piacciono, evidentemente, le sfide difficili. O comunque, se anche non è lui a scegliersele, gliele buttano tra le braccia. Se sono amici, sperando che le risolva; se sono nemici (magari travestiti da supporter) sperando che ci si bruci. Comunque sia, da quando Federico Barbera – detto il duro – è impegnato sul porto di Livorno, l’ho visto con decine di patate bollenti in mano. S’è scottato? Certo, la disfida per la segreteria generale dell’Autorità portuale l’ha persa, ma perchè Giuliano Gallanti s’è impuntato per un profilo ministeriale malgrado le insistenze locali. Però è stata una sconfitta che l’ha portato al posto di comando dell’Interporto “Vespucci”, dove dovrà salire alla fine del mese. Altra scottatura in vista? Speriamo di no: l’Interporto è una brutta bestia, macina quattrini che non ha e trovarli di questi tempi non è facile. Ma che gli abbiano messo il cerino in mano è significativo: ci si giocano sopra milioni di euro e centinaia di posti di lavoro. Auguri.
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