Servirà costruire ben due porti per la piattaforma di Venezia

Anche a terra, in area Marghera, dovrà essere realizzata ex novo una struttura per i contenitori – I silenzi (imbarazzati?) del governo centrale e regionale

ROMA – La vicenda dello “scippo” al Mose dei 100 milioni (per ora) destinati al terminal offshore di Venezia continua a tener banco a livello di governo, con giustificazioni più o meno condivise dalle varie forze politiche. E in attesa che il blitz varato al Senato trovi l’annunciata opposizione nella discussione alla Camera – e relativa commissione – emergono nuovi dettagli del progetto stesso. Che si scopre essere composto da ben due porti containers: quello offshore, a 8 miglia dalla costa, e un secondo terminal, di tipo tradizionale, in terraferma, nella zona di Marghera, (vedi foto di Scovavento) dove dovrebbero confluire con le chiatte o in galleria sottomarina i containers sbarcati al largo.Per leggere l'articolo effettua il Login o procedi alla Register gratuita.

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