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Taranto draga al Polisettoriale

Sergio Prete

TARANTO – L’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio ha dato avvio in data 25/01/2017 ai lavori denominati “Interventi per il dragaggio di 2,3 Mm3 di sedimenti in area Molo Polisettoriale per la realizzazione di un primo lotto della cassa di colmata funzionale all’ampliamento del V sporgente del Porto di Taranto”.
I lavori avranno una durata di circa un anno e sono stati affidati alla Astaldi SpA.
L’intervento prevede come principale oggetto – dice una nota del presidente Sergio Prete – il dragaggio dei sedimenti presenti nello specchio d’acqua antistante il Molo Polisettoriale del Porto di Taranto e la realizzazione di una cassa di colmata, posta in radice al V Sporgente, in cui verranno refluiti i sedimenti dragati. Il dragaggio verrà effettuato sia a fini ambientali, cioè per la rimozione dei sedimenti risultati contaminati dalla caratterizzazione ISPRA (valori di contaminazione maggiori dei limiti di intervento), sia a fini di infrastrutturazione portuale, per consentire l’attracco delle navi di ultima generazione che necessitano una profondità del fondale di -16.50 m s.l.m.m.[hidepost]
Al termine dei lavori, si potrà disporre inoltre di una nuova banchina di lunghezza pari a 430 m. realizzata sul margine della cassa di colmata posta in radice al V Sporgente.
L’Opera si inserisce tra i fondamentali interventi previsti nel D.P.C.M. 17.02.2012 di nomina del commissario straordinario del porto di Taranto. L’urgente realizzazione, nel pubblico interesse, dell’Opera Marittima/Infrastrutturale di che trattasi riveste la massima rilevanza strategica non solo per lo Scalo Jonico, ma anche per l’intera portualità nazionale, oltre che rilevante interesse per le implicazioni occupazionali ed i connessi riflessi sociali.
Il completamento dei lavori di ammodernamento e riqualificazione della banchina di ormeggio del Molo Polisettoriale, previsti per la primavera 2017, unito alla realizzazione dei dragaggi dei fondali del Molo Polisettoriale consentono al porto di Taranto di acquisire la disponibilità di una infrastruttura dall’alta performance e dalle grandi capacità, potendo disporre di 2.100 m di banchina ed 1 M m2 di piazzale dotati di 5 binari ferroviari di oltre 1.000 m, direttamente collegati con la rete ferroviaria nazionale.
Tale circostanza consentirà all’AdSP del Mar Ionio di avviare una più chiara ed autorevole interlocuzione con i principali operatori internazionali, potenzialmente interessati all’utilizzo dello scalo jonico. [/hidepost]

Pubblicato il
28 Gennaio 2017
Ultima modifica
25 Febbraio 2017 - ora: 12:57

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