Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Laghezza leader nazionale

Alessandro Laghezza

LA SPEZIA – Con l’apertura ufficiale avvenuta in questi giorni delle sedi di Venezia e Ancona, e quella imminente di Salerno, il gruppo Laghezza di La Spezia si connota a tutti gli effetti come il primo spedizioniere doganale nazionale, presente strategicamente in tutti i principali gangli vitali del sistema logistico italiano, a partire dai porti ma con inclusione anche degli aeroporti e degli interporti.

Con head-quarter a La Spezia e filiali operative a Genova, Livorno, Napoli, Caserta, Savona, Piacenza, Modena, Melzo, Bologna, Malpensa, e ora Ancona e Venezia, il gruppo Laghezza prevede a breve di superare la soglia dei 150 occupati diretti contro i 132 del 2015.

[hidepost]

“Una crescita quantitativa – sottolinea Alessandro Laghezza, amministratore delegato e presidente del gruppo – ma specialmente qualitativa, finalizzata a creare rapporti fidelizzati con grandi clienti del settore spedizionieristico italiano e internazionale, e ad affermare un modo nuovo di gestire e organizzare la nostra professione, sempre più anello strategico della catena logistica”.

I primi dati relativi al primo quadrimestre 2017 confermano il trend di crescita del fatturato sia pure in un quadro di mercato caratterizzato non solo da una concorrenza sempre più aspra, ma anche dalla tendenza di grandi gruppi del trasporto a internalizzare funzioni, “spesso – afferma Laghezza – con risultati che si rivelano in breve tempo non corrispondenti alle aspettative e inferiori a quelli garantiti dall’utilizzo di risorse professionali esterne, offerte da aziende come la nostra con caratteristiche di professionalità specifica e di elasticità operativa”.

Per il 2017 il gruppo Laghezza si attende quindi una conferma del trend di crescita sia del fatturato che nel 2016 aveva raggiunto e superato i 30 milioni di euro con un incremento dell’11% rispetto al 2015, ma anche nel numero delle operazioni doganali e dei trasporti via camion gestiti.

Acquisita con l’apertura e l’entrata in servizio delle nuove sedi, una capacità di copertura nazionale del servizio e delle consulenze doganali, il gruppo Laghezza punta ora su una sempre più stretta integrazione informatica con la clientela. Già oggi le operazioni possono essere svolte su tutti i maggiori porti, interporti e aeroporti italiani anche attivando i CAD Laghezza presso i magazzini dei clienti. La filosofia è quella di offrire un servizio di alta qualità e professionalità su tutte le sedi, con tariffe competitive e il più possibile standardizzate, proponendosi, ove possibile, come interlocutore unico dei suoi clienti per i servizi doganali in Italia.

[/hidepost]

Pubblicato il
17 Giugno 2017

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio