Camp Darby, parte il mega-piano
LIVORNO – Ne abbiamo scritto di recente, parlando del progetto di un ponte sopraelevato sul Canale dei Navicelli secondo il progetto presentato da Enrico Bonistalli sia all’Autorità portuale di sistema che alla Regione. Ovvero: nel più rigoroso silenzio, il governo italiano e quello Usa hanno concordato un piano di investimenti per la base logistica della Setaf di Cambo Darby che prevede lavori in quattro fasi con un investimento complessivo di oltre 40 milioni di dollari. Obiettivo: oltre ad attualizzare i depositi, collegare la stazione ferroviaria secondaria di Tombolo con binari da far arrivare dentro la base logistica. Si eviterà così – dice il piano – di far viaggiare le munizioni destinate a Camp Darby su un tratto di Aurelia, come avviene oggi, bloccando nottetempo il transito civile per alcune ore.
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Secondo quanto si legge nel piano, approvato anche dal Comune di Pisa che è competente per l’area, è previsto il transito di convogli ferroviari provenienti dal porto di Livorno circa sei volte all’anno, ogni due mesi. In caso di necessità – interventi militari Usa in area mediterranea, si presume – i convogli potrebbero diventare anche quotidiani.
Il crono-programma dei lavori prevede i primi interventi già dal mese prossimo, con l’ampliamento, il rafforzamento e l’approfondimento della banchina Usa sul Canale dei Navicelli. Si lavorerà solo d’inverno, per non interferire con il traffico “turistico” del Canale dei Navicelli. Ma uno dei punti più significativi è la realizzazione di un ponte metallico apribile proprio per il transito dei convogli ferroviari davanti a Camp Darby. Il ponte dovrebbe essere girevole, ma è allo studio anche la possibilità di realizzarlo in due tronconi, come ponte levatoio. (Il tutto è visibile sul sito www.neco.navy.mil). Sempre secondo i progetti approvati, il ponte sarà messo in opera solo quando dovranno transitare i convogli ferroviari e per il resto del tempo il transito delle imbarcazioni sul canale non ne sarà impedito. L’intero intervento per Camp Darby in sostanza non ridurrà la navigabilità del Canale dei Navicelli, dove l’unico problema rimane ad oggi il famigerato varco delle “porte vinciane” verso la Darsena Toscana, in attesa del’auspicato tombamento del raccordo acqueo e dello sbocco diretto in mare della foce dei Navicelli e dello Scolmatore dell’Arno.
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