MILANO – Aumentare sempre di più le conoscenze sulla biodiversità marina nell’area del canale di Sardegna, con la realizzazione di accurati monitoraggi di cetacei e tartarughe. Ma anche il reperimento di dati sull’inquinamento marino apportato dai rifiuti galleggianti, attraverso l’applicazione di un protocollo specifico, testato e affinato durante i monitoraggi effettuati negli anni precedenti.
Sono questi gli obiettivi dello staff dell’Area Marina Protetta Capo Carbonara, in collaborazione con ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), che anche quest’anno è a bordo delle navi Tirrenia, sulla tratta Cagliari-Palermo, per proseguire un’attività di importanza fondamentale, che ospitano i ricercatori e offrono loro tutto il necessario per eseguire i monitoraggi nel miglior modo possibile.
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