CIVITAVECCHIA – “La Portualità Italiana sta vivendo in maniera esasperata l’inizio del nuovo anno, in preda al totale sbandamento politico-decisionale del duo Rixi-Toninelli: sbandamento figlio della illogicità delle dichiarazioni che puntualmente vengono smentite il giorno seguente, con una naturale forma di disagio da parte di chi dovrebbe interpretarle”. Inizia così il polemico intervento del presidente della Compagnia portuale di Civitavecchia Enrico Luciani, che affronta dal suo punto di vista le tematiche della “natura giuridica” delle AdSP.
“Sono ormai chiare le intenzioni di questo Governo – sostiene Luciani – svendere i porti ai privati, distruggendo la più grande risorsa e l’unica, vera speranza di ripresa del Nostro Paese. Chiare, ma non troppo, perché se da una parte il vice ministro Rixi torna sui suoi passi, rivendicando il ruolo primario dei porti italiani, dall’altra appare chiaro lo scollamento con il sistema politico nazionale che, invece, la pensa in maniera diametralmente opposta. Le conclusioni (a mio avviso profondamente sbagliate) con cui la Commissione UE ritiene che le Autorità di Sistema Portuale debbano essere equiparate ad imprese commerciali, e quindi tassate, stanno facendo da sponda alle volontà del viceministro Rixi di trasformare le stesse in S.p.A..
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