LIVORNO – Faccio subito una premessa: non vi sorprenda che dedichiamo parte di questo numero – comprese le pagine interne – ai vari dibattiti che si sono svolti a Verona, in ambito Transpotec. L’abbiamo fatto non tanto perché crediamo ciecamente nelle promesse della classe politica, anche se ci piacerebbe farlo. Ma in particolare perché un pò tutti gli intervenuti del governo sembrano convinti che le grandi opere debbano ripartire, e che il non traccheggiare su Tav, direttrici Ten-T, strutture portuali adeguate al mercato eccetera sia indispensabile e urgente.
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