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La Toscana sui mercati esteri grazie anche al web marketing

FIRENZE – Ampliare il proprio bacino di utenza, anche oltre i confini nazionali. Secondo le stime diffuse da Assocamestero non molto tempo fa, sarebbero circa 112 mila le imprese italiane che avrebbero tutte le carte in regola per estendere la propria attività anche ai mercati esteri, con una notevole crescita del proprio fatturato.

Un dato confermato anche da Marketing01, azienda Premier Partner di Google, specializzata in strategie di web marketing e campagne di posizionamento SEO e SEM, secondo la quale ciò che frena l’espansione delle PMI è la difficoltà ad individuare il pubblico di riferimento estero e, una volta delineato, a farsi conoscere. Per Paolo Bomparola, presidente di Marketing01, la soluzione è nel web marketing, per questo ha tenuto un workshop giovedì scorso 4 luglio ad Arezzo e ne ha programmato un secondo il 15 luglio a Firenze. Gli incontri, rivolto a tutti gli imprenditori, sono gratuiti, previa prenotazione, e si inseriscono in un ciclo di eventi itineranti, con i quali l’azienda sta incontrando le imprese di tutta Italia.

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In riferimento alla Toscana, l’export rappresenta una voce non trascurabile nel PIL regionale, con un fatturato che nel primo trimestre del 2019 ha registrato un incremento del 6,4%, oltre il doppio della media nazionale, ferma a 2,9%. Ad incidere in misura maggiore sono il settore Pelletteria e calzature di Firenze (+12,9%) e quello seguito dal distretto del Cartario di Lucca (+16,5%). La situazione nel territorio regionale, però, è tutt’altro che omogenea. Al fianco di distretti virtuosi e dinamici, ce ne sono altri che registrano una diminuzione delle vendite, come la Pelletteria e Calzature di Arezzo (la peggiore a -25,8%), l’Abbigliamento di Empoli (-4,9%), e le Calzature di Lucca (-16%).

“Gli strumenti di web marketing rappresentano un’incredibile spinta positiva per l’export, e consentono un miglior posizionamento nel mercato in generale, e di ottimizzare quello sui motori di ricerca, indispensabile per essere trovati da chi potrebbe avere bisogno dei nostri prodotti o servizi – ha detto Paolo Bomparola -. Le campagne di Google AdWords, ottimizzazione dei contenuti in chiave SEO e SEM, sono tutte pratiche che dovrebbero entrare a far parte della comunicazione, che deve essere mirata e costante, delle aziende del nostro paese. Questo consente una migliore e maggior e visibilità, che si traduce nel raggiungimento del target in circa il 90% dei casi”.

Il made in Italy viene comunemente percepito come sinonimo di alta qualità in ogni settore. Ciò vuol dire, che i consumatori esteri sono tendenzialmente predisposti ad accogliere i messaggi su quanto viene offerto dall’Italia in maniera positiva. Riuscire ad entrare nel loro radar di interesse, attirandoli sul sito, è il primo passo, ma, affinché si verifichi un effettivo comportamento di acquisto, il contenuto deve essere studiato nei minimi dettagli, essere disponibile in più lingue, e prevedere una modalità di acquisto semplice, rapida e sicura. Sono diversi i tools che possono offrire questi servizi, rendendo un portale web realmente utile alla crescita del proprio business.

Per quanto riguarda le PMI che vendono anche in mercati esteri, secondo le ultime stime di Marketing01, i siti ottimizzati in questo modo, ottengono in media il 73% di conversione in più già dalle prime visite e nel 61% dei casi, l’utente tornerà ad acquistare.

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Pubblicato il
10 Luglio 2019

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