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Il presidente Breda sul Corridoio Tirrenico

Riccardo Breda

LIVORNO – Tirrenica e passaggio di competenze tra SAT e ANAS, nomina del commissario straordinario: così, proprio come nel gioco dell’oca, si ritorna alla partenza. È l’amaro commento del presidente della Camera di Commercio della Maremma e Tirreno Riccardo Breda, che continua così: Una vera beffa visto che in base a quanto chiarito negli incontri con l’ex ministro Paola De Micheli tutto doveva avvenire entro dicembre 2020.

Ad oggi invece niente è accaduto. Il nuovo ministro, Enrico Giovannini, non fa che ripetere la stessa cosa già affermata da tutti i suoi predecessori – Del Rio, Toninelli, De Micheli – e cioè che ancora deve avvenire il passaggio della concessione dalla Società Autostrade Tirrenica (SAT) (già revocata oltre una anno fa) all’ANAS, che dovrà riprendere in mano l’adeguamento del Corridoio.

Il mondo produttivo e i cittadini della costa toscana in questo momento si stanno chiedendo quale ostacolo impedisca da oltre due anni questo passaggio e perché tutto sembri avvolto in una coltre impenetrabile di silenzio e immobilismo. Tutto questo assume una particolare gravità, poiché la costa toscana risulta totalmente esclusa, a quanto pare, dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), dove apprendiamo che non è previsto alcun investimento infrastrutturale.

Sui giornali si torna a parlare del ponte sullo stretto di Messina, mentre sembra impossibile rendere sicuro e affidabile un tratto centrale della rete viaria italiana, vitale per l’economia e per la sicurezza di cittadini, lavoratori, imprese, turisti. Si tratta di una situazione paradossale e offensiva: siamo prigionieri di una questione burocratica che nessuno sembra avere interesse a risolvere.

Una delle più grandi preoccupazioni è infatti il silenzio assordante della Regione Toscana, del presidente Giani e dell’assessore alle Infrastrutture Stefano Baccelli. Risale a mesi fa l’impegno di Giani di andare a Roma a protestare, se in tre mesi non ci fosse stata risposta sul passaggio di competenze, ma, ad oggi, in un momento determinante in cui si stanno delineando il futuro e la ripresa del Paese, questa presa di posizione non c’è stata, neppure in minima parte.

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Ci auguriamo che non si aspetti la prossima campagna elettorale per tornare a raccontare la solita novella: i cittadini hanno buona memoria.

“In questi ultimi quasi 5 anni che ho vissuto come presidente della CCIAA – scrive Riccardo Breda – ho assistito al turnover di ben quattro ministri ed è un fattore che certamente non ha aiutato, però, anche se con lentezza, in altre parti d’Italia le cose sono state portate avanti.

Qui, la sensazione è di essere dimenticati. Un tempo l’immobilismo era giustificato dalle divisioni del passato, ma ora che il territorio è unito da Capalbio a Collesalvetti su questo progetto, le difficoltà sono solo burocratiche. E anche se sappiamo quanto la burocrazia pesa in Italia, in questo caso non può e non deve giustificare questa mancanza politica.

Tutte le associazioni di categoria, i sindacati dei lavoratori, le associazioni ambientaliste e i cittadini chiedono la messa in sicurezza del Corridoio Tirrenico e, come dico sempre, partiamo dai due estremi: da Capalbio, dove il segmento più pericoloso deve essere adeguato a tratto ANAS a quattro corsie il prima possibile, e proseguiamo subito ad eliminare il casello di Vada, dato che Autostrada non è mai stata né sarà più.

Come presidente della CCIAA – conclude Breda – e a nome dei due tavoli per lo sviluppo #SiLivorno e #SiGrosseto, chiedo anche ai sindaci e ai nostri parlamentari locali di unirsi a noi in questa battaglia: torneremo a protestare anche in maniera forte se non veniamo ascoltati.

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Pubblicato il
12 Maggio 2021

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