ANCONA – Si è conclusa, sotto il coordinamento del Centro di Controllo Ambientale della direzione marittima delle Marche, un’operazione complessa finalizzata a rafforzare l’azione di contrasto verso in fenomeni correlati ad illeciti ambientali.
Le attività, pianificate nell’ambito di una vasta operazione nazionale denominata “ONDA BLU”, si sono tenute dal 7 aprile al 6 maggio su tutta l’area regionale, prefiggendosi quali principali obiettivi: il contrasto alle violazioni relative agli scarichi urbani, il contrasto alle violazioni relative al deposito, discarico, abbandono, trasporto, trattamento dei rifiuti, il traffico di rifiuti attraverso i porti. Violazioni che risultano tra le principali cause di inquinamento dei corsi d’acqua e, di conseguenza, del nostro mare.
In particolare sono stati posti in essere circa 400 controlli che hanno portato alla contestazione di 43 illeciti amministrativi (5 per violazione delle norme sugli scarichi idrici – 38 per violazioni delle norme relative al trasporto, abbandono e trattamento dei rifiuti) per un ammontare di circa € 115.500,00, all’individuazione di 9 illeciti penali, che hanno portato, oltre che al deferimento all’Autorità Giudiziaria dei responsabili, al sequestro di circa 600 m2 di aree terrestri e di circa 2000 Kg di rifiuti.
Di seguito, dalla nota della direzione marittima, gli accertamenti di maggior rilievo effettuati nel territorio marchigiano.
Compartimento Marittimo di Ancona: la tenuta in esercizio di uno scarico di reflui domestici, collegata ad un condominio, che confluiva direttamente in mare con sanzione amministrativa pari a € 6000,00 e la diffida al collettamento della stessa alla rete fognaria;
Il titolare di un autolavaggio è stato deferito all’Autorità Giudiziaria: al titolare di una ditta di gestione rifiuti è stata elevata una sanzione amministrativa per mancata compilazione del registro di carico/scarico.
Per leggere l'articolo effettua il Login o procedi alla Register gratuita.