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Nel naufragio davanti alla Libia intervento della Guardia Costiera

ROMA – Nella notte di sabato scorso “Watch the Med – Alarm Phone” segnalava al Centro Nazionale di coordinamento del soccorso marittimo di Roma, a quello maltese e a quello libico, una imbarcazione con a bordo 47 migranti, in area SAR libica a circa 100 miglia dalle coste libiche. Ed è scattata l’ennesima operazione di salvataggio di questi tempi.

Successivamente l’unità veniva avvistata dal velivolo “ONG Seabird 2” il quale procedeva ad inviare una chiamata di soccorso e contattava il mercantile “BASILIS L” che confermava di dirigere verso il battello. Tutte le informazioni venivano fornite anche alle Autorità libiche e maltesi. Il mercantile “BASILIS L” comunicava di avere il barchino a vista, fermo alla deriva, ma di avere difficoltà a soccorrerli a causa delle avverse condimeteo in zona.

Le Autorità libiche, competenti per le attività di ricerca e soccorso, chiedevano il coordinamento del soccorso marittimo di Roma che un messaggio satellitare di emergenza a tutte le navi in transito.

La Centrale Operativa della Guardia Costiera di Roma, oltre al mercantile “BASILIS L” che rimaneva vicino al barchino, inviava tre mercantili presenti in zona verso il natante in difficoltà.

Le operazioni di trasbordo dei migranti iniziavano alle prime luci dell’alba da parte di uno dei quattro mercantili in loco. Durante le operazioni di soccorso da parte della motonave “FROLAND”, il barchino si capovolgeva: 17 persone venivano soccorse mentre risultavano dispersi circa 30 migranti.

Le operazioni di ricerca dei migranti dispersi continuano con l’ausilio dei mercantili presenti in zona, con ulteriori due mercantili che stanno raggiungendo l’area di ricerca e col sorvolo di due assetti aerei Frontex.

L’intervento di soccorso è avvenuto al di fuori dell’area di responsabilità SAR italiana – conferma Roma – registrando l’inattività degli altri Centri Nazionali di coordinamento e soccorso marittimo interessati per area.

Pubblicato il
15 Marzo 2023

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