Bolkestein e ormeggi nautici

Nella foto: Maellaro e Siclari.
ROMA – Venerdì scorso si è aperto il tavolo tecnico presso la presidenza del Consiglio dei Ministri, presieduto dal segretario generale Carlo Deodato sulle problematiche delle concessioni demaniali per la piccola nautica. Presente anche Assormeggi Italia, l’associazione nazionale che rappresenta le piccole imprese della nautica da diporto.
È stata rappresentata, esclusivamente come primo incontro, l’esigenza di completare al più presto la mappatura delle concessioni esistenti, a partire dai dati del MIT (Ministero delle infrastrutture e dei trasporti). Negli interventi, in particolare per i temi dei posti barca, è stato evidenziato come la portualità turistica è stata erroneamente inclusa nel Dl Concorrenza 2021 (Legge 5 agosto 2022, n. 118) e accomunata alle spiagge, mentre è espressamente esclusa dalla direttiva Bolkestein e insiste per sua natura su risorse “che non possono essere definite scarse”.
In particolare Roberto Neglia, di Confindustria Nautica, ha ben evidenziato come la scarsità delle risorse impegnate è il presupposto per l’applicazione della Direttiva Bolkestein come sottolineato anche da Angelo Siclari presidente di Assormeggi Italia.
Porti, approdi turistici, campi boe e piccole imprese che gestiscono pontili, sono e possono essere realizzati – è stato ribadito – insistendo su qualsiasi tipologia di costa, potendo inoltre insistere anche su strutture artificiali, porti mercantili e aree industriali.
“La riunione è andata bene – commenta ancora Siclari – c’è stata una condivisione del metodo di lavoro assunto dal Coordinamento Istituzionale. Abbiamo percepito un clima di positività che ci fa ben sperare.”
Assormeggi Italia ha fatto proprio il testo comune di altre dieci associazioni presenti al tavolo, facendolo acquisire agli atti del tavolo tecnico.