Tempesta Ciaran: emergenza nei porti

LIVORNO – La bufera di pioggia e vento che ha investito l’Italia nel fine settimana – il ciclone “Ciaran” – ha creato forti disagi ai porti sia del Tirreno che dell’Adriatico, dove sono state registrate raffiche a oltre 140 km/h. Sono ancora in corso le valutazioni dei danni riportati dalle strutture portuali: danni che hanno colpito in particolare i porticcioli turistici meno protetti e le località balneari lungo le coste. Da Talamone a Marina di Pisa molte strade lungomare sono state bloccate, compreso il viale costiero di Livorno dall’Accademia Navale al cantiere Benetti. Anche la litoranea del Romito è stata bloccata, con posti di controllo della Polizia stradale.

Bloccati ovviamente i traghetti per le isole, l’Elba e la Capraia sono rimaste senza collegamenti. Anche l’isola di Gorgona ha dovuto interrompere ogni servizio nautico per tre giorni, come è successo alle isole del golfo di Napoli.

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Significativi gli interventi all’interno del porto di Livorno della società Labromare specializzata nella raccolta e smaltimento dei rifiuti.

È stata chiamata ad operare dopo che il Torrent unione, che sbocca in porto, ha scaricato nelle darsene centinaia di cespugli, relitti galleggiante e anche tronchi d’albero sradicati dal vento alle campagne pisane. Lo scolmatore dell’Arno a sua volta ha scaricato in mare centinaia di ramaglie, tronchi e fango: le porte vinciate sono state chiuse dopo le prime avvisaglie, ma non hanno impedito l’ingresso in Darsena Toscana di fango. Solo dopo la buriana di domenica e della notte di lunedì sono stati fatti i primi sondaggi per verificare se si sono creati significativi “mammelloni” lungo le banchine dei più esposti terminal. Le navi all’ormeggio porto hanno dovuto chiedere il supporto dei rimorchiatori per essere spinte contro le banchine. Unico ingresso nel corso della burrasca più forte quello della nave da crociera della Viking che è stata appoggiata alla banchina alto fondale invece del solito attracco alla 75, troppo esposto.

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Tra le conseguenze più gravi la tempesta ha meno in crisi anche la rete elettrica in mezza Toscana. L’Enel regionale ha attivato squadre d’emergenza e ha comunicato sabato scorso che alle ore 16:30 il numero delle utenze disalimentate era sceso a circa 20.000. Per fronteggiare le conseguenze dei black-out, il contingente attivo è stato incrementato per un totale di 480 persone, provenienti anche da altre Regioni. Per limitare i disagi ai cittadini, in attesa di terminare le riparazioni, l’azienda ha messo in campo circa 70 gruppi elettrogeni utilizzati per le rialimentazioni d’emergenza.

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