ROMA – È ormai corsa accelerata per rifornire l’Italia di GNL in vista della ripresa dei consumi invernali: e la fanno da apripista le navi, che trasportano il GNL da tutti i fornitori esteri più a buon prezzo, integrando il prodotto dei metanodotti e sostituendo ormai in toto i quantitativi che venivano dalla Russia. Due le notizie di questi giorni: Trieste che si va attrezzando e Piombino che non molla per almeno altri tre anni la nave rigassificatrice in porto. Per Piombino la presa di posizione ufficiale è del presidente della Regione Toscana Giani che nei giorni scorsi ha dichiarato di non far trasferire (a Genova come preventivato) il rigassificatore nei prossimi tre anni: una specie di foglia di fico sulla vecchia promessa di mandarlo a Genova entro l’anno prossimo. Rinvio giustificato anche dal fatto che sembrebbe prossimo l’acquisto di una ulteriore nave rigassificatrice da mettere proprio al largo della Liguria, lasciando a Piombino (dove le opposizioni tanno liquefacendo) l’impianto esistente.
In quanto a Trieste, Edison conferma di aver portato a termine il rifornimento di gas naturale liquefatto (GNL) nel porto. L’operazione di bunkeraggio da nave a nave è la prima avvenuta nel Mar Adriatico ed è la prima eseguita da Edison tramite l’impiego della nave metaniera Ravenna Knutsen, che dal 2021 approvvigiona il deposito costiero GNL di Ravenna (DIG), che è parte della catena logistica integrata del Gruppo e contribuisce alla decarbonizzazione dei trasporti stradali e marittimi.
Per leggere l'articolo effettua il Login o procedi alla Register gratuita.