Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Tunnel monte Bianco: Progetto guida la sorveglianza infrastrutturale

ROMA. Il nuovo incarico triennale per la sorveglianza del Traforo del Monte Bianco è stato aggiudicato a Proger. A renderlo noto è l’azienda presentandosi come “prima in Italia tra le società indipendenti di ingegneria” (e “da anni stabilmente nella classifica Top 225 International Design Firms stilata dalla prestigiosa testata americana Engineering News Record”) con un valore della produzione che nel 2023 si è attestato a quota 180 milioni di euro, “segnando il miglior risultato della storia dell’azienda”. In tal modo – viene fatto rilevare – Proger consolida la propria posizione nel settore dell’ingegneria e del monitoraggio infrastrutturale.
Inaugurato nel 1965, il Tunnel del Monte Bianco rappresenta un passaggio chiave attraverso le Alpi, crocevia di scambi economici e viaggi transfrontalieri.
L’accordo è valido per 36 mesi e – di sottolinea – rappresenta “il proseguimento delle attività avviate nel 2021”: coinvolge un consorzio internazionale di alto profilo composto da aziende italiane e francesi come Sina, Bureau Veritas Nexta, Lombardi Ingénierie e Imp.
Proger è una realtà internazionale che sviluppa progetti in vari settori: infrastrutture e trasporti, ambiente e sostenibilità, green energy, edilizia e oil & gas; vanta una presenza in Europa, Asia Centrale, Africa e Medio Oriente, con oltre 70 anni di esperienza.
L’intervento – viene spiegato – riguarda il monitoraggio integrale del traforo, lungo 11,6 chilometri e con doppio senso di circolazione. Obiettivo: assicurare “la continuità operativa e la sicurezza di una delle principali arterie di collegamento tra Italia e Francia”, come dicono dal quartier generale della società. Occorre farlo, inutile dirlo, “limitando i disagi per i circa 1,5 milioni di veicoli che lo attraversano ogni anno”.
Dalla sede di Proger si spiega che il programma di sorveglianza “include ispezioni visive trimestrali, verifiche semestrali sulla volta e controlli annuali sia all’interno del tunnel sia nelle aree esterne di accesso”, aggiungendo che ad esse si affiancano “attività continue di indagine e rilievo tecnico”.

Pubblicato il
28 Maggio 2025

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio