Porto di Ancona, al lavoro per l’adeguamento strutturale della banchina 23
ANCONA. Sotto il segno dell’ammodernamento delle banchine del porto di Ancona: è per questa ragione che l’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale guidata da Vincenzo Garofalo ha affidato i lavori per l’adeguamento strutturale della banchina 23.
Dal quartier generale dell’Authority marchigiana lo descrivono come «un nuovo tassello nel processo di rinnovamento delle strutture portuali che si affianca alla rinascita della banchina 22, ai lavori, in corso, di costruzione della nuova 27 e della nuova pavimentazione delle banchine 19, 20 e 21». A ciò si aggiunga che è tornata operativa la banchina 13, in seguito a lavori di adeguamento che ne hanno determinato «un allungamento di 45 metri del fronte di accosto per complessivi 200 metri circa» (e questo consente un «evidente aumento della sicurezza all’ormeggio, oltre ad ottenere un aumento del piazzale di circa 790 metri quadrati»). Altri interventi hanno garantito il miglioramento della viabilità grazie a un avanzamento della banchina 11, di nuovo impiegata per l’attracco dei traghetti.
L’intervento sulla banchina 23 è stato aggiudicato a 11,8 milioni di euro a un pool di imprese composto da Fincantieri Infrastructure Opere Marittime, Fincosit, Impresa costruzioni Mentucci Aldo ed Eurobuilding. Di cosa si tratta? C’è da riparare e consolidare l’infrastruttura per «migliorarne le potenzialità di utilizzo per il traffico marittimo commerciale». Prima di compiere i lavori alla banchina 23, entro marzo erano state demolite le gru portainer Badoni e Paceco (non più utilizzate).
Il progetto dei lavori – viene fatto rilevare – prevede lo smontaggio delle rotaie su cui operano le gru e dei binari ferroviari presenti, che saranno riposizionati, il consolidamento della struttura a celle della banchina di lunghezza pari a 265 metri e del piazzale retrostante, il rifacimento della pavimentazione per circa 4 mila metri quadrati e l’installazione di tutti gli arredi di banchina necessari all’ormeggio. Sulla banchina, adeguata ai carichi delle moderne gru semoventi grazie all’intervento, sarà mantenuta la predisposizione per l’eventuale installazione di gru fisse.
Da un lato, i lavori – viene sottolineato – valorizzeranno le potenzialità dell’intermodalità; dall’altro, come in ogni adeguamento delle banchine anche la 23 «sarà dotata della predisposizione all’elettrificazione». Da segnalate che quanto prima partirà un progetto di dragaggio del bacino portuale che coinvolgerà le banchine commerciali, dalla 19 alla 26: investimento complessivo 16,5 milioni di euro.
Il presidente dell’Authority marchigiana, Vincenzo Garofalo, avverte che «stiamo proseguendo nel miglioramento delle infrastrutture del porto di Ancona, con l’obiettivo di rendere lo scalo ancora più competitivo in un mercato internazionale che cambia velocemente». Le banchine, con i piazzali e i dragaggi, vengono visti come «strumenti con cui far crescere il lavoro del porto e con i quali, come Autorità di Sistema Portuale, affianchiamo l’impegno delle imprese e degli operatori nel cercare nuove opportunità di sviluppo».