Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti
ENERGIA ELETTRICA

«La nostra bolletta è di 1,1 miliardi: è troppo, risparmieremo fino a 100 milioni nel 2029»

Donnarumma (Fs) e il nuovo protagonismo aziendale: la transizione verde delle ferrovie

Stefano Antonio Donnarumma, amministratore delegato

ROMA. «Arriveremo a risparmiare fino a 100 milioni nel 2029 e negli anni successivi, con i primi effetti visibili già sul bilancio 2025». Parola del numero uno del gruppo Fs, Stefano Antonio Donnarumma, che in un’intervista al settimanale economico “Affari & Finanza” del quotidiano “la Repubblica”, ricorda come il suo gruppo sia «il primo consumatore di energia elettrica del Paese, con il 2% della domanda nazionale totale», per una spesa che «corrisponde a circa 1,1 miliardi di euro l’anno». I risparmi saranno possibili «grazie a un attento piano, elaborato anche attraverso la nascita della nuova società Fs Energy».

Donnarumma non ci sta a giocare sulla difensiva e lasciar massacrare il marchio delle Fs, travolto dalle polemiche infinite sui ritardi dei treni, Alta Velocità compresa, e sugli intoppi alla circolazione sulla rete ferroviaria o sugli eterni disagi dei pendolari. Ecco dunque che, per attestare il dinamismo del gruppo ferroviario italiano, si impegna in un fuoco di fila di interventi, interviste e dibattiti che lo mettono costantemente sotto i riflettori ad alimentare una narrazione di segno differente: basti pensare alla “metropolitana d’Europa” di cui parla con i quotidiani finanziari internazionali; all’annuncio che sulle Fs c’è un «forte interesse da parte di fondi infrastrutturali internazionali, soprattutto quelli con un orizzonte di investimento a lungo termine» (Bloomberg); al piano di investimenti «senza precedenti» che ha visto già spesi 15 miliardi su 25 assegnati» (Meeting di Rimini); al programma da 200 miliardi in dieci anni per «un lavoro infrastrutturale epocale» (“Ceo Talks” alla Rcs Academy), solo per citare alcune uscite alla conquista di un nuovo protagonismo aziendale.

Per l’amministratore delegato del gruppo Fs quel miliardo e cento milioni spesi in energia è troppo, e c’è anche da contribuire alla transizione “verde” del Paese: «Noi acquistiamo e produciamo energia sempre più da fonti rinnovabili e questo ci renderà più autosufficienti, mettendoci al riparo da avarie, blackout e inefficienze», dice al cronista. Con quali azioni concrete? «Abbiamo indetto la prima gara da 204,2 milioni per aggiudicarci energia da fonti rinnovabili, impegnandoci ad acquistare per periodi lunghi: dai 5 ai 10 anni. Si tratta della prima gara del genere nel settore pubblico».

Una seconda gara (da 46 milioni di euro) mira a selezionare «aziende del fotovoltaico che abbiano loro terreni in prossimità di nostre infrastrutture particolarmente energivore: terreni con impianti fotovoltaici già attivi o prossimi all’ultimazione, aree forti anche di strutture per l’accumulo dell’energia prodotta». Donnarumma annuncia l’idea che «così metteremo in piedi 18 impianti».

E la connettività a bordo dei treni, che è spesso un mezzo disastro? «La miglioreremo – promette – grazie a una rete di antenne nostre, collocate lungo tutti i 1.097 chilometri dell’Alta Velocità. Entro l’anno faremo il primo test su 50 chilometri di binario. Se andrà bene come credo, procederemo su tutti gli altri per poter rendere disponibile una connettività sempre più veloce».

Pubblicato il
8 Settembre 2025

Potrebbe interessarti

Se Berta ‘un si marìta…

…“E se domani…” diceva un antico refrain musicale. Riprendo le valide considerazioni del nostro direttore sulla sorprendente impasse di alcune nomine presidenziali nelle Autorità di Sistema Portuale soffermandomi su Livorno: Gariglio è stato tra...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Per difendere la pace…

Guerra e pace, più guerra che pace: sembra l’amara, eterna storia dell’uomo. Così, per preservare la pace, sembra proprio che non ci siano che le armi: si vis pacem, para bellum, dicevano nell’antica Roma....

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Sempre più droni sul mare

Se ne parla poco, specie dei più specializzati: come quelli subacquei della Wass di Livorno per Fincantieri, o quelli sempre italiani, costruiti però in Romania dall’ingegner Cappelletti della livornese ex Galeazzi. Però adesso Fincantieri,...

Leggi ancora

Porti teu in overcapacity?

Riforma della riforma portuale: l’articolato Rixi che abbiamo anticipato – che naturalmente deve passare anche dalle Camere – punta dunque a coordinare lo sviluppo degli scali, oggi lasciato eccessivamente alla potenza dei singoli “protettorati”...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

“Non solo editore”

È stato, per chi l’ha conosciuto, un maestro di vita: appassionato del mare, del bello scrivere e anche delle gioie che possono venirne. Uomo di cultura, mai ostentata ma semmai offerta con un filo di...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora
Quaderni
Archivio