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Lorenzini: concessione bis con postilla

LIVORNO – Potrebbe sembrare un piccolo, non rilevante dettaglio nell’organizzazione del porto labronico. Eppure l’ok alla riconferma, in commissione consultiva e a larga maggioranza, della concessione demaniale sulla sponda est al terminal Lorenzini & C. fino almeno al 2029, è un segnale importante. Anche perché è stato accompagnato dalla postilla – se così può dirsi – secondo la quale se e quando nascerà la Darsena Europa l’unico vero terminal contenitori del porto diventerà quella. Tradotto: sia Lorenzini che il TDT dovranno trasferirvisi, lasciando la Darsena Toscana ai ro/ro e alle Autostrade del mare. Un assurto che lo stesso Enio Lorenzini ha più volte sostenuto.

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Sembra una decisione insieme salomonica e temporeggiatrice, quella presa dalla commissione consultiva. Ma non è stata facile. Marco Mignogna, a nome del TDT, ha presentato un documento con cui afferma che il terminal Lorenzini deve essere “multipurpose” mentre a suo dire sta aumentando fortemente la componente dei containers. Vecchio discorso, al quale Enio Lorenzini – che in commissione consultiva non c’è, altrimenti avrebbe fatto fuoco dal naso – ha sempre risposto ricordando il valore degli investimenti infrastrutturali, della forza lavoro e dei traffici intercontinentali (leggi Msc e alleati) che ha portato a Livorno.

È anche chiaro che quando (e se…) nascerà la Darsena Europa, i traffici containers vi si dovrebbero spostare; e a quel punto nessuno vieta di pensare che potrebbe nascere anche qualcosa di più di un terminal a due teste.

La lunga discussione che ha accompagnato il dibattito sul Lorenzini & C. non ha consentito di completare l’ordine del giorno, che comprendeva anche il piano delle Autostrade del Mare, le aree multipurpose ed altro. Se ne riparlerà in una commissione già aggiornata tra un paio di settimane. Tra pochi giorni intanto  si va in comitato di gestione portuale. Una nota di merito al commissario Vecce e al suo segretario generale: i documenti relativi agli argomenti che vengono portati in commissione finalmente arrivano con un congruo anticipo, per poterli esaminare con cura. Mi dicono che non è stato sempre così. Anzi, quasi mai. Dal comitato dovrebbe uscire anche l’annunciato passaggio di consegne per la segreteria generale dell’AdSP: lascia Gabriele Gargiulo, come aveva già premesso al momento il suo provvisorio incarico, entra Simone Gagliani, con il supporto per Piombino di Claudio Capuano, le cui attuali competenze saranno aumentate. Il tutto ovviamente in attesa che si verifichi il rientro dei “sospesi”. Se rientreranno con il supporto della Cassazione. E salvo altre sorprese.

Antonio Fulvi

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Pubblicato il
1 Giugno 2019

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