Visita il sito web
Tempo per la lettura: 3 minuti

Assiterminal e Assologistica contro MIMS

ROMA – Ancora una volta, la burocrazia statale ed europea sembra ignorare gli impegni della politica sugli alleggerimenti fiscali relativi alla pandemia. Assiterminal e Assologistica, che insieme rappresentano quasi il 90% dei Port & Terminal Operators, stigmatizzano in un’istanza formalizzata al MIMS, la parziale e frammentata applicazione della misura normativa ottenuta nel 2020 che prevedeva, per lo stesso anno, di ottenere dalle AdSP, la riduzione dell’importo del canone concessorio a fronte di una riduzione di fatturato superiore al 20%; stigmatizzano anche il ritardo (pure degli uffici della Commissione Europea) nel rendere disponibili le risorse economiche del fondo istituito in legge finanziaria a favore dei terminal passeggeri (anche questo richiesto e ottenuto per cercare di far fronte agli impatti della pandemia nel 2020).

L’appello al MIMS – sottolinea una nota delle due associazioni – è conseguente alla diversa esecuzione che alcune AdSP hanno dato alla previsione contenuta nell’art. 199 dl 34/20 anche alla luce del successivo dm attuativo, contestando inoltre la previsione della Conferenza dei presidenti dello scorso novembre, di un’ulteriore “franchigia” del 20% (da intendersi quale alea nell’esercizio dell’attività imprenditoriale … nel corso di una pandemia ??) che rende ancora più attenuata una forma di ristoro già contenuta nella sua potenziale efficacia.

Sembra paradossale – continua la nota delle associazioni – che a 4 mesi dall’inizio del 2021 (che peraltro stà riproponendo impatti devastanti sul settore crocieristico alla pari dell’anno appena concluso e volumi di traffico che faticano a tornare accettabili per l’equilibrio economico-finanziario anche degli altri operatori) si debba ancora discutere su questi temi invece di concentrarsi sul contingente e sulle prospettive, così come è inconcepibile che alcune aziende con fatturati in “rosso scuro” (alla pari di altri comparti produttivi) non abbiano ancora dati certi sui ristori spettanti per chiudere in qualche modo i loro bilanci: ma è così!

[hidepost]

L’obiettivo delle due associazioni è chiaro: si vorrebbe evitare che le aziende maggiormente in difficoltà avviino una stagione di ricorsi in un contesto che vorrebbe e dovrebbe invece raccogliere le energie e concentrare le sinergie degli operatori (che, è non è pleonastico ricordare, sono e costituiscono l’asset produttivo dei porti) per ripartire, insieme alle rispettive AdSP, in un’ottica di dialogo e partnership quale presupposto e condizione per efficientare un vero Sistema della portualità.

“Di fronte alle sfide attuative del PNRR e di una auspicabile stagione di riforme – scrivono ancora – di cui anche noi siamo promotori (con una serie di proposte che continuiamo a promuovere e dettagliare dalla scorsa estate) è necessario superare questa fase: chiediamo quindi al Ministero di agire, sulla base delle proprie prerogative, per aiutarci a chiudere i temi del 2020, garantendo semplicemente uniforme e esaustiva applicazione nonché esigibilità di quanto previsto dalle norme. Per rafforzare le nostre istanze confidiamo infine che nella conversione del DL sostegni vengano accolti i nostri emendamenti che ripropongono anche sul 2021 le soluzioni e alcuni strumenti normativi individuati per il 2020, magari, a questo giro, senza incagli!!

Assiterminal, con il direttore Ferrari, confida inoltre – conclude la nota – “in una rapida soluzione delle vicende di Moby e Tirrenia – CIN (compagnie armatatoriali che fanno capo alla famiglia Onorato) che possa preservare, valorizzandolo, sia il patrimonio professionale dei tanti lavoratori marittimi interessati che quello degli operatori portuali e terminalistici delle Autostrade del Mare, che già devono affrontare da più di un anno il contingente e prospettico dramma delle conseguenze pandemiche sui traffici passeggeri”.

[/hidepost]

Pubblicato il
24 Aprile 2021

Potrebbe interessarti

Avanti adagio, quasi indietro

Potremmo dire, parafrasando Guido Gozzano, che tra gli infiniti problemi che riguardano il nostro mondo attuale, tra guerre e genocidi, ci sono anche le “piccole cose di pessimo gusto”. Tra queste c’è l’incredibile vicenda...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Se Berta ‘un si marìta…

…“E se domani…” diceva un antico refrain musicale. Riprendo le valide considerazioni del nostro direttore sulla sorprendente impasse di alcune nomine presidenziali nelle Autorità di Sistema Portuale soffermandomi su Livorno: Gariglio è stato tra...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Per difendere la pace…

Guerra e pace, più guerra che pace: sembra l’amara, eterna storia dell’uomo. Così, per preservare la pace, sembra proprio che non ci siano che le armi: si vis pacem, para bellum, dicevano nell’antica Roma....

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Sempre più droni sul mare

Se ne parla poco, specie dei più specializzati: come quelli subacquei della Wass di Livorno per Fincantieri, o quelli sempre italiani, costruiti però in Romania dall’ingegner Cappelletti della livornese ex Galeazzi. Però adesso Fincantieri,...

Leggi ancora

Porti teu in overcapacity?

Riforma della riforma portuale: l’articolato Rixi che abbiamo anticipato – che naturalmente deve passare anche dalle Camere – punta dunque a coordinare lo sviluppo degli scali, oggi lasciato eccessivamente alla potenza dei singoli “protettorati”...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora
Quaderni
Archivio