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Sui dragaggi ci sarà un “tavolo permanente”

E’ la linea d’azione emersa dal convegno di Roma – Il plauso di Assomarinas e Ucina

Carla Demaria

ROMA – Ci sarà un tavolo permanente tra il ministero dell’Ambiente e quello delle Infrastrutture e Trasporti sullo sviluppo delle nuove normative per i dragaggi portuali e il conferimento dei sedimenti. E’ quanto hanno auspicato in chiusura del convegno di giovedì scorso sia il sottosegretario all’Ambiente Silvia Velo – vera anima, riconosciuta da tutti i relatori, delle nuove normative – sia dalla responsabile del settore mare Maria Giarrattano, sia infine da Simona Palazzetti, referente per l’ambiente per la Regione Marche, che ha illustrato il “metodo Marche” come traccia del ruolo che le Regioni devono avere sul tema.
[hidepost]L’elemento più importante emerso dalla richiesta è che lo stesso sottosegretario Velo si è impegnata affinché il “tavolo permanente” venga creato al più presto; anche perché l’applicazione pratica delle nuove normative – è stato ribadito – richiederà uno stretto coordinamento tra ministeri, Regioni e istituzioni del territorio.
Le principali novità introdotte dalle nuove norme sono state sintetizzate in una tabella con 7 punti. Sono: i sedimenti derivanti degli escavi dei fondali marini non sono ab origine un rifiuto. La standardizzazione delle metodologie di caratterizzazione e classificazione dei sedimenti è adottata. Viene definito esattamente l’ambito di applicazione. Viene superato l’approccio tabellare per la determinazione della qualità ambientale dei sedimenti. Viene semplificata la garanzia della tutela ambientale. Viene estesa la garanzia della qualità dei dati. E’ definito l’insieme dei contenuti dei progetti.
Una parte importante della nuova normativa riguarda anche i porti e gli approdi turistici, che l’onorevole Velo ha sottolineato essere tra gli elementi passibili di maggiori sviluppi per la crescita del PIL nazionale. Sull’argomento si registra una presa di posizione di Assomarinas e Ucina. Eccone il testo.
“Il convegno “Escavi e gestione dei sedimenti: da problema a opportunità” che si è tenuto a Roma ha fornito l’occasione – ha dichiarato il presidente di Assomarinas Roberto Perocchio – per esprimere soddisfazione per il complesso lavoro svolto dal Sottosegretario all’Ambiente Silvia Velo che si è concluso con l’entrata in vigore di una nuova normativa per le operazioni di dragaggio nei porti italiani”.
“Il prolungamento del periodo di validità delle autorizzazioni per movimentare i fondali che ciclicamente con le mareggiate ostruiscono le imboccature dei porti turistici è un altro dei punti qualificanti della riforma portata a buon fine dall’onoreole Velo che accoglie pienamente le richieste avanzate da Ucina Confindustria Nautica”, ha detto la presidente Demaria.
Tra le novità della riforma che portano a superare le difficoltà tecniche e operative nella realizzazione delle opere di dragaggio rientrano le metodologie dell’immersione a mare dei sedimenti e della razionalizzazione dei sedimenti nei porti. Misure necessarie non solo per i porti turistici stremati ormai da sei anni di crisi, ma anche per il ripascimento delle nostre coste.
L’assottigliamento dei fondali stava seriamente compromettendo la sopravvivenza stessa dei porti era quindi fondamentale intervenire al più presto in materia di dragaggi attraverso una semplificazione e velocizzazione delle procedure.
Siamo soddisfatti di questo importante risultato perché il turismo costiero italiano attendeva da anni un regolamento a livello nazionale che coordinasse il lavoro delle Regioni attraverso una procedura operativa chiaramente predefinita che spetterà ora alle Regioni applicare nel modo più sostenibile.

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Pubblicato il
26 Ottobre 2016

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