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DHL, il “motore” del Meridione

NAPOLI – Il dottor Alberto Nobis è l’AD della DHL Express Italia, Gruppo Deutsche Post DHL, leader mondiale del settore della logistica, che ha portato la sua testimonianza di corriere espresso internazionale al convegno A.L.I.S. sul rilancio del Mezzogiorno. Ecco l’intervista che ci ha rilasciato a margine del convegno.

Dottor Nobis, nel corso del convegno più voci hanno chiesto alla politica una maggiore attenzione alla logistica del Sud; ed anche il direttore generale del MIT ha ammesso una sorta di “dimenticanza” a cui si deve porre rimedio. Voi da quattro anni avete investito a Napoli: come descrivete la vostra esperienza?

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Abbiamo trovato una condizione ideale nell’aeroporto di Capodichino: un team di gestione aeroportuale molto professionale che coopera in maniera efficace con il resto delle infrastrutture, che ha una grande apertura nei nostri confronti e che ci ha aiutato a superare anche le difficoltà contingenti della mancanza di spazi nello scalo. Dal 2013 ad oggi i nostri volumi sono passati da sei a dodici tonnellate di merce trasportata al giorno. L’aeroporto di Napoli è connesso molto bene con le reti autostradali che abbiamo con la Puglia, il che ci ha permesso di valorizzare l’investimento anche a favore dei nostri clienti di Brindisi, di Bari e di Lecce. La polemica sulla scarsa attenzione della politica dunque non ci riguarda perché per noi non ci sono stati freni, almeno in questi quattro anni. Per sviluppare il grande potenziale delle imprese del Sud, Sicilia compresa, auspichiamo ancora maggiori collegamenti aerei sia verso la penisola che per il resto del mondo.

Quale fase vive il mercato del Sud Italia, soprattutto nei settori di vostro interesse?

Gli indici Istat riportano la crescita del Sud in linea o in qualche caso un pochino più lenta rispetto al resto di Italia; nel primo quadrimestre 2017 l’export del Sud Italia relativo ai prodotti a valore aggiunto che rappresentano il nostro target è cresciuto del 4% contro una media nazionale dell’8%. Gli indicatori statistici sono dunque molto modesti. Ma d’altro lato osserviamo che il nostro portafoglio clienti nel Sud ormai da qualche anno registra una crescita di oltre il 20%.  Per DHL il Sud Italia è dunque un mercato molto dinamico, molto effervescente, che ha tante aziende molto ben qualificate e con una conoscenza approfondita del loro mercato, dei loro interlocutori e dei loro clienti.  Il nostro impegno è di valorizzare il loro potenziale e farle colloquiare con tutti i mercati più interessanti nel mondo. Nel Sud Italia DHL ha investito e continuerà ad investire, con grande fiducia.

Come si rapporta la vostra crescita al Sud rispetto a quella in altre macroaree italiane?

Il Sud con il suo 20% è sicuramente fra le zone più dinamiche in Italia rispetto a tanti altri settori industriali in tante aree geografiche. Al nord ad esempio abbiamo una media aziendale intorno al 9%. Ovviamente partiamo da una condizione dimensionale diversa: e il totale delle nostre esportazioni dal Sud oggi rappresenta meno del 10% del totale nazionale; è un’area relativamente piccola, ma che cresce molto rapidamente.

Quali sono i vostri settori di riferimento?

Nel segmento espresso internazionale abbiamo una quota del 60% , quindi il nostro portafoglio clienti ricalca fondamentalmente il tessuto industriale italiano: automotive, micromeccanica, fashion, food. Su questi quattro settori tradizionali abbiamo investito e continueremo a farlo. Recentemente abbiamo identificato delle nicchie parallele; una di queste è la nautica, mercato che sta riprendendo e nel quale investiremo per intercettare tutte le opportunità, proponendo soluzioni che ci derivano dalla forte esperienza nell’automotive e che consistono in catene di distribuzione molto brevi e qualificate che servono i mercati da un magazzino centrale e collegano in 24-48 ore massimo tutto il mondo alla sede principale dell’azienda. Eliminiamo così i magazzini periferici piuttosto che gli stock presso i dealer. Un altro settore su cui puntiamo è l’e-commerce: oggi rappresenta meno del 10% del totale del nostro fatturato ma da un paio d’anni la sua crescita è del 40%, quindi estremamente più veloce della media di tutti gli altri settori. Questo specifico segmento per i prossimi 4-5 anni sarà davvero dinamico.

Come e quanto la logistica intermodale di DHL Express Italia può aiutare il Sud?

Come ho già detto, il Sud ha il potenziale per essere sviluppato: basti pensare che il 16% delle start-up di e-commerce nascono qui e che molte di loro sono segnalate fra le prime 1000 aziende al mondo per capacità di crescita. Le condizioni infrastrutturali esistono: con la connessione gomma-aereo è possibile raggiungere tutto il mondo. E questo ci ha già consentito di crescere e ci consentirà di usufruire anche delle potenzialità dei nostri clienti del futuro in stretta simbiosi con lo sviluppo del territorio. Il tema del convegno di oggi, ossia l’intermodalità, è un tema interessante anche in relazione al core del nostro trasporto: il marittimo e la gomma possono e devono essere integrati anche con l’aereo; è la vera l’innovazione del futuro.

Cinzia Garofoli

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Pubblicato il
22 Luglio 2017
Ultima modifica
28 Luglio 2017 - ora: 17:20

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