Aeroporti, gap con l’Europa
MILANO – ANAMA e il Cluster Cargo Aereo hanno pubblicato il primo studio del progetto Osservatorio Cargo Aereo: “Il trasporto aereo merci in Italia: efficacia ed efficienza rispetto ai principali competitor europei”, realizzato in collaborazione con Ernst & Young con l’obiettivo di raccogliere dati sui due principali aeroporti cargo italiani – Milano Malpensa e Roma Fiumicino – per valutarne la competitività rispetto alle principali realtà aeroportuali europee: Amsterdam, Bruxelles, Parigi, Madrid, Francoforte, Monaco, Lipsia, Liegi, Lussemburgo e Zurigo.
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Il dato che emerge dal panel analizzato è contrastante:
Il cargo aereo rappresenta il 22,6% del valore dell’export italiano extra UE e, dunque, si conferma un settore fondamentale per l’economia dell’Italia, Paese tradizionalmente vocato all’export e che fa della qualità dei propri prodotti (Made in Italy) la chiave del proprio successo commerciale. Tuttavia, è ancora grande il gap tra il sistema aeroportuale italiano e quello dei principali competitor europei: Milano Malpensa e Roma Fiumicino, infatti, movimentano solo il 7% delle merci europee, mentre i primi tre aeroporti – Amsterdam, Parigi e Francoforte ne movimentano il 55%.
Dove origina questo dato? Lo studio dell’Osservatorio Cargo Aereo cerca di dare una risposta a questa domanda, analizzando e approfondendo alcuni aspetti che risultano essere determinanti per la competitività di un aeroporto:
Infrastrutturazione: Fiumicino e Malpensa fungono da fanalini di coda su numerosità dei magazzini (5 unità a Fiumicino e 6 unità a Malpensa rispetto alle 50 di Frankfurt Main) e dimensione dei magazzini (25.000 mq a Fiumicino e 70.000 mq a Malpensa rispetto a Paris Charles de Gaulle con 700.000). Fiumicino e Malpensa, inoltre, hanno ampi margini di miglioramento su accessibilità e servizi per camion e autisti. Un altro dato che merita attenzione è il modello di concessione degli spazi aeroportuali: in 8 dei 12 aeroporti presi in analisi (ad esclusione di quelli italiani, di Bruxelles e di Zurigo) la gestione degli scali è pubblica o a forte partecipazione pubblica.
Flussi di traffico: in termini di numero di destinazioni, Malpensa e Fiumicino si collocano in fondo alla classifica, rispettivamente all’ultimo posto (con 51 destinazioni) e al quartultimo posto (con 90 destinazioni), contro Amsterdam Schiphol (431), seguito da Paris Charles de Gaulle (364) e da Frankfurt Main (300); tuttavia, mentre Roma Fiumicino si colloca all’ultimo posto per merci movimentate, Malpensa si colloca al 7° posto del panel sia per merci totali sia per merci in import ed export, evidenziando una crescita nell’ultimo decennio del 6,9%, la terza più alta fatta registrare dagli scali del panel, dopo Leipzig Halle (CAGR +9,8%), Paris Charles de Gaulle (CAGR +8,4%).
Operatività e servizi: Fiumicino e Malpensa si collocano su livelli di saturazione rispettivamente del 66% e 60%: un dato positivo che indica come i due aeroporti abbiano ancora una capacità potenziale rispettivamente del 34% e del 40%. Tuttavia, offrono il servizio di Dogana H23/7 solo per sdoganamenti elettronici. Sopra la media, invece, la copertura garantita per quanto riguarda i servizi per merci speciali;
Investimenti: emerge il dato positivo di Milano, al 1° posto per numero di iniziative infrastrutturali tra gli aeroporti del panel. Poche, invece, le iniziative in ambito digitale presso lo scalo di Fiumicino.
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