ANITA replica sui veti del Brennero

Thomas Baumgartner

ROMA – Sulla controversia per il transito sul Brennero di mezzi pesanti, la presidente della Commissione Von der Leyen – scrive ANITA – afferma che il traffico di camion sul corridoio del Brennero è aumentato drasticamente e che bisogna prendere sul serio le preoccupazioni dei tirolesi riguardo l’inquinamento atmosferico.

🗣️ “Il numero dei mezzi pesanti in transito lungo l’asse del Brennero – controbatte 👤 Thomas Baumgartner, delegato ANITA sul contenzioso per il Brennero – non aumenta già da qualche anno ed anzi nel 2023 si registra una diminuzione di oltre il 5️⃣% del volume complessivo di traffico, inoltre, tutte le stazioni di rilevamento della qualità dell’aria lungo il corridoio autostradale tirolese dimostrano che la qualità dell’aria è in linea con i limiti imposti dalle normative europee. Né la presenza di Nox né quella del particolato PM10 ha superato in nessun giorno degli ultimi tre anni i limiti imposti dalla legge”.

🗣️ Ci sono dunque tutte le ragioni – afferma ancora – per eliminare i divieti discriminatori imposti unilateralmente dall’Austria e contrari al principio europeo della libera circolazione.

🗣️ “Se ogni regione in Europa si comportasse come il Tirolo e vietasse il traffico di transito a discapito del proprio traffico di partenza e di destino, il mercato unico non funzionerebbe più e il disegno europeo dei suoi padri fondatori naufragherebbe” – aggiunge Baumgartner.

ANITA propone da tempo di eliminare il divieto notturno e il doppio pedaggio autostradale imposto di notte in Tirolo, nonché i divieti del sabato mattina per diluire il traffico pesante su tutto l’arco della giornata e su più giornate. In questo modo, il sistema di dosaggio che viene imposto diventerebbe superfluo e si eviterebbero i giornalieri incolonnamenti anche fino a 50 km, con beneficio per l’ambiente, per la sicurezza stradale e per le condizioni di lavoro degli autisti.

🗣️ “Siamo favorevoli al trasferimento delle merci dalla strada alla ferrovia, purché ciò non avvenga attraverso provvedimenti coercitivi, in contrasto con il principio della libera circolazione delle merci in ambito unionale” – ha concluso Baumgartner.

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