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Piccole imprese crescono investimenti

MILANO – Le piccole imprese in Italia hanno aumentato la loro disponibilità finanziaria in aree chiave per la promozione della crescita, grazie alla fiducia in se stesse che sta tornando nell’economia, secondo i dati rilasciati oggi da Freelancer.com, il più grande mercato delle piccole imprese d’Italia.
[hidepost]Le aziende commerciali italiane hanno aumentato le loro spese del 15% nel campo delle assunzioni per quello che riguarda i creatori di vendite e contatti, i progettisti nel campo della promozione e del web parlando dei contratti a breve termine, per aiutare ad incoraggiare i loro canali di vendita ad approfittare della risalita dell’economia. I dati rivelano che sempre più le piccole imprese sono anche maggiormente inclini ad assumere dei collaboratori esterni online per assicurarsi delle campagne di vendita più rapide e dirette.
Un rapporto su 2.500 piccole imprese ha anche riscontrato che esse hanno speso per la prima volta di più per entrare su nuovi mercati all’estero. Il rapporto ha trovato che il 53% delle piccole imprese dichiara che cercherà di vendere più prodotti e servizi all’estero nel 2014, dato che la risalita dell’economia ha fornito loro più risorse da investire.
Di queste imprese che investiranno per entrare nei mercati esteri il 61% dichiara di credere che la possibilità di commercio via internet significa accedere a mercati più grandi spendendo di meno per farlo, annunci su Facebook, così come assumere gente per la promozione e la vendita nel paese dove si vuole entrare e siti come Freelancer.com sono i tre vettori principali in cui le piccole imprese dicono di poter accedere ai nuovi mercati esteri.
Secondo Bill Little, direttore europeo di Freelancer.com, questi dati mostrano che la risalita dell’economia ha dato alle piccole imprese la confidenza necessaria per investire. “I nostri dati mostrano che le piccole imprese non solo hanno la confidenza per investire, ma anche che usano internet per accedere a nuovi mercati in modi più diretti ed economici,” ha detto.
“Con una forza lavoro globale di più di 10 milioni di collaboratori esterni che sono grandemente competenti ma anche a buon mercato, non sorprende che le piccole imprese italiane abbiano cominciato ad assumere dei lavoratori tramite siti come Freelancer.com per entrare nei nuovi mercati. Stanno sempre di più approfittando dei collaboratori esterni che offrono una vasta gamma di competenze per aiutare i loro affari”.

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Pubblicato il
21 Giugno 2014

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