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Cargo aereo, luci e ombre

MILANO – Secondo “Aircargo Italy”, notiziario molto informato per il settore dei traffici merci aerei, il mese di gennaio va segnato in negativo, con una caduta delle spedizioni del 4,5% rispetto al gennaio 2020. “Questo andamento si è però accompagnato a un load factor molto elevato – scrive ancora “Aircargo Italy” – che in gennaio è stato del 66% (ovvero superiore di 9 punti percentuali a quello dello stesso mese del 2020). In particolare nelle ultime due settimane del mese il livello è stato ancora superiore e la crescita ha toccato il 10-15% rispetto allo stesso periodo del 2020.

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Secondo Niall van de Wouw, managing director di Clive Data Services, una spiegazione del perché i voli siano stati “così pieni” potrebbe essere dovuta al fatto che la spesa in viaggi e attività di svago che di solito caratterizza questa parte dell’anno si è riversata sull’acquisto di beni ad alto valore.

Il quadro, benché positivo – continua il report – però lascia spazio a qualche preoccupazione: “Il mercato è molto esigente e in continua evoluzione, anche a causa del panorama normativo legato al Covid. Le compagnie aeree devono volare a vista” ha commentato l’analista, che poi ha aggiunto: “La capacità è limitata e non percepiamo movimenti sottostanti che cambieranno rapidamente la situazione.”

Dal punto di vista dei noli, – conclude “Aircargo Italy” – il Tac Index ha rilevato un nuovo picco nell’ultima settimana di gennaio, dopo una discreta discesa all’inizio del mese. In particolare il valore di quelli delle spedizioni da Hong Kong verso l’Europa è calato del 14% tra il 4 e il 18 gennaio, per poi tornare però a crescere del 12% alla fine del mese. Anche per questo Robert Frei, direttore del business development del Tac Index, ha invitato ad analizzare l’andamento settimana per settimana, quando non addirittura spedizione per spedizione: “Se non fossimo consapevoli del forte aumento nell’ultima settimana di gennaio, potremmo presumere che, nonostante l’imminente Capodanno cinese, ci sia un continuo trend negativo”. Invece, secondo Frei, “le trattative tra spedizionieri, spedizionieri e vettori ora sono di nuovo molto più a breve termine” e i noli spot ora risultano in “forte aumento rispetto a un anno fa”.

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Pubblicato il
10 Febbraio 2021

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