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Per tutelare il personale dei trasporti necessitano misure di sicurezza

ROMA – “Abbiamo chiesto, in via preliminare, di allargare il confronto attraverso il coinvolgimento dei Ministeri, delle Regioni e delle Associazioni datoriali per contrastare il fenomeno delle aggressioni ai danni delle lavoratrici e dei lavoratori dei trasporti. Fenomeno che si è aggravato ora che questi lavoratori sono tenuti a svolgere anche i controlli anti-Covid”.

È quanto dichiara Salvatore Pellecchia, a seguito dell’incontro svoltosi ieri tra le organizzazioni sindacali dei trasporti e il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili per individuare le misure più idonee atte a contrastare le aggressioni ai danni delle lavoratrici e dei lavoratori dei trasporti.

“Al tempo stesso – prosegue Pellecchia – abbiamo chiesto: un aggiornamento del DPR 753/80; che le aziende si costituiscano parte civile tutte le volte che un dipendente subisce un’aggressione; il rafforzamento dello status giuridico del personale di front line prevedendo delle aggravanti di pena per questo tipo di aggressioni; un aggiornamento dell’allegato 14 che stabilisce le norme comportamentali del personale in tutti i settori dei trasporti; una formazione specifica per la prevenzione delle situazioni di rischio; la costituzione o il rafforzamento di strutture di protezione aziendale. 

Abbiamo inoltre ribadito che i controlli relativi alle mascherine Ffp2 e al green pass vanno fatti a terra o in salita coadiuvati dalle forze dell’ordine.

Spiega il segretario generale della Fit-Cisl: “A fronte dell’impegno dei rappresentanti del MIMS a proseguire il confronto con la partecipazione di tutti gli stakeholder, invieremo un documento di proposta affinché lo stesso Ministero possa attivare in tempi rapidi l’incontro con tutte le parti interessate. Abbiamo infine sottolineato che sul tema ci deve essere continuità di confronto e, soprattutto, di azione”. 

Conclude Pellecchia: “Nelle more del confronto, preso atto della mancanza di sensibilità da parte di diverse aziende, verificheremo con i nostri uffici legali la possibilità di agire nei confronti delle predette aziende per inosservanza delle vigenti disposizioni di legge in materia di misure che, secondo la particolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l’integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro. Invitiamo pertanto tutte le lavoratrici e i lavoratori che subiscono un’aggressione a segnalarlo alla Fit-Cisl attraverso i rappresentanti sindacali di impianto o direttamente alle Segreterie regionali Fit-Cisl”.

Pubblicato il
12 Gennaio 2022

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