Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Balene a rischio in Atlantico

Nella foto: Una balena franca con una lenza in bocca e il suo cucciolo.

GENOVA – La balena franca – riferisce nel seguente raporto il sempre interessante sito “Daily Nautica” – è una delle specie più minacciate al mondo e rischierà presto l’estinzione se non si interviene subito. A lanciare l’allarme è stato il National Marine Fisheries Service (NMFS), una divisione del National Oceanic and Atmospheric Administration, anche conosciuto con la sigla NOAA. Secondo diverse ricerche, la principale causa della scomparsa delle balene franche del Nord Atlantico è da attribuirsi all’uomo.

Le collisioni con le barche che viaggiano ad elevate velocità, infatti, metterebbero a serio repentaglio la vita di queste creature marine. Senza dimenticare inoltre gli incidenti con gli attrezzi da pesca. Si stima che siano rimaste solo 330 balene e che solo il 40% di queste siano femmine. 

Sulla base di questi dati, il National Marine Fisheries Service del NOAA ha proposto ulteriori misure per ridurre la velocità delle barche che transitano nelle zone più a rischio. L’attuale norma impone restrizioni esclusivamente alle imbarcazioni che superano i 65 piedi, ma secondo il NOAA non è abbastanza.

L’appello prevede infatti restrizioni di velocità per tutte le barche che superano i 35 piedi e che viaggiano in determinate località lungo la costa orientale americana. Lo scopo è quello di rafforzare le misure già in vigore, in modo da ridurre al minimo il rischio di collisioni. L’appello è stato lanciato anche alla luce di un incidente avvenuto lo scorso anno, quando un cucciolo di balena franca è morto dopo essere stato colpito da uno yacht da pesca sportiva di 54 piedi in un’insenatura della Florida.

Posto che le imbarcazioni di tutte le dimensioni possono ferire o addirittura uccidere una balena, l’agenzia statunitense invita quindi anche le imbarcazioni di lunghezza inferiore ai 65 piedi a rallentare di almeno 10 nodi, soprattutto all’interno delle aree protette, chiamate aree di gestione stagionale, fornendo mappe e coordinate che indicano le aree in cui sono state avvistate le balene.

Le balene” franche” erano così chiamate per definire le balene da cacciare. Questi particolari animali, infatti, si trovano spesso vicino alla costa e nuotano lentamente, ragion per cui erano più facili da colpire. La loro popolazione è scesa drasticamente negli anni ’20 ma, dopo che la caccia è stata vietata nel 1935, i numeri hanno ripreso a crescere fino ai primi anni del XXI secolo. Adesso la popolazione è di nuovo in rapida diminuzione e misure come quella proposta dal NOAA potrebbero salvare questa specie a rischio di estinzione.

Pubblicato il
10 Settembre 2022

Potrebbe interessarti

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora

So che sanno che sappiamo

Niente paura, il gioco di parole del titolo non riguarda voi lettori. Vorrebbe essere, appunto, un gioco rivolto chi continua a ritardare l’attesissima e indispensabile riforma portuale, con annessi e connessi. Sia chiaro che...

Leggi ancora

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora
Quaderni
Archivio