A Napoli emergenza dragaggi

Luciano Dassatti

NAPOLI – In controtendenza con la stragrande maggioranza dei porti italiani, Napoli non solo ha chiuso in positivo l’annus horribilis del mercato container, ma si è presentato nei primi due mesi del 2010 con il biglietto da visita di un incremento complessivo del traffico pari al 18,50%.

E secondo le previsioni formulate dal maggior terminalista partenopeo (Conateco), gli impegni assunti dalle principali compagnie di trasporto container per i prossimi mesi fanno ipotizzare un’impennata del trend positivo.

Il risultato del primo bimestre dell’anno è riconducibile – dice una nota dell’Authority – sia al potenziamento del traffico da parte dei due principali players, Cosco e MSC, sia ad un forte incremento della compagnia iraniana Hds lines.

L’esecuzione dei lavori di dragaggio dei fondali per circa 130.000mc. e il recente accordo fra Autorità Portuale di Napoli e Interporto di Nola, che metterà a disposizione nel porto 225.000 metri quadrati di aree riservate al traffico container nelle aree retro portuali, consentirà ai terminalisti di incrementare del 30% in due anni e del 50% in tre anni i volumi globali di container movimentati. Progressione analoga per Soteco che a fine febbraio ha segnato un più 43,78%. Se troverà conferma la scelta dei maggiori carriers di inviare a Napoli le navi madre, ovvero le portacontainer più grandi della loro flotta, il porto potrà superare agevolmente il tetto dei 500.000 container teu.

“Nell’immediato, però – conclude l’Authority – è diventato improcrastinabile (è ormai vera emergenza) il dragaggio, per il quale è attesa a giorni la prescritta autorizzazione del ministero dell’Ambiente”.

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