Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Interporti audizione alla Camera

ROMA – L’Unione Interporti Riuniti ha riferito dinanzi alla IX Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni della Camera dei Deputati in merito alla proposta di una nuova legge quadro in materia di Interporti e piattaforme territoriali logistiche.

[hidepost]

La legge 240/90, che ha avuto il grande merito – dice una nota dell’Unione – di attivare il percorso fondativo dell’esperienza interportuale in Italia, richiede ora di essere aggiornata per tener conto delle trasformazioni intervenute e della necessità di dare nuovo slancio alla operatività degli interporti nazionali in un quadro europeo. Una legge di riordino degli interporti e delle piattaforme logistiche dovrebbe affrontare almeno le seguenti questioni, secondo il presidente dell’Unione Alessandro Ricci: definire i concetti di piattaforma logistica territoriale e di interporto, anche nella logica del disegno europeo di politica dei trasporti, inserendo la rete dei terminali strategici nazionali nel network comunitario dei collegamenti e dei corridoi; riordinare le competenze in materia di pianificazione per le piattaforme logistiche territoriali e di conseguenza per gli interporti, tra i tre livelli (comunitario, nazionale e regionale); assegnare al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti il riconoscimento delle piattaforme logistiche esistenti e la localizzazione di nuove eventuali piattaforme, mediante lo strumento del programma nazionale per lo sviluppo dell’intermodalità, che deve essere contenuto all’interno del piano generale dei trasporti e della logistica; fissare i requisiti delle piattaforme logistiche territoriali per quanto riguarda gli interporti; istituire, tra le Regioni interessate da una piattaforma logistica territoriale, un organismo di coordinamento strategico, formato dagli assessori ai trasporti ed alla mobilità delle Regioni stesse; limitare l’ambito del finanziamento; specificare e ribadire la natura giuridica privatistica di un interporto; favorire l’insediamento negli interporti di centri per lo stoccaggio di rifiuti e di materie prime seconde; incentivare, mediante strumenti di agevolazione fiscale, la localizzazione, all’interno degli interporti, di insediamenti manifatturieri ad alto contenuto logistico.

[/hidepost]

Pubblicato il
9 Marzo 2011

Potrebbe interessarti

Se Berta ‘un si marìta…

…“E se domani…” diceva un antico refrain musicale. Riprendo le valide considerazioni del nostro direttore sulla sorprendente impasse di alcune nomine presidenziali nelle Autorità di Sistema Portuale soffermandomi su Livorno: Gariglio è stato tra...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Per difendere la pace…

Guerra e pace, più guerra che pace: sembra l’amara, eterna storia dell’uomo. Così, per preservare la pace, sembra proprio che non ci siano che le armi: si vis pacem, para bellum, dicevano nell’antica Roma....

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Sempre più droni sul mare

Se ne parla poco, specie dei più specializzati: come quelli subacquei della Wass di Livorno per Fincantieri, o quelli sempre italiani, costruiti però in Romania dall’ingegner Cappelletti della livornese ex Galeazzi. Però adesso Fincantieri,...

Leggi ancora

Porti teu in overcapacity?

Riforma della riforma portuale: l’articolato Rixi che abbiamo anticipato – che naturalmente deve passare anche dalle Camere – punta dunque a coordinare lo sviluppo degli scali, oggi lasciato eccessivamente alla potenza dei singoli “protettorati”...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

“Non solo editore”

È stato, per chi l’ha conosciuto, un maestro di vita: appassionato del mare, del bello scrivere e anche delle gioie che possono venirne. Uomo di cultura, mai ostentata ma semmai offerta con un filo di...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora
Quaderni
Archivio