La Guardia Costiera e i suoi ruoli “lectio magistralis” dell’amm. Tarzia

Nella foto (da dx): Giuseppe Tarzia con Francesco Alberto Di Bari.

LIVORNO – Il polo di Villa Letizia, fortemente voluto dalla professoressa Colombini e ormai decollato con crescente successo per la preparazione degli specialisti sui sistemi logistici e la relativa “chain”, ha ospitato mercoledì il direttore marittimo contrammiraglio (Cp) Giuseppe Tarzia per una “lectio magistralis” su ruoli, compiti e organizzazione della Guardia Costiera italiana. Una relazione ricca di slides e di brevi filmati molto coinvolgenti sull’operatività per mare e per cielo dei militari delle Capitanerie: ma anche sui riflessi nell’economia dei traffici marittimi, delle attività portuali, della pesca professionale e dei parchi marini. Presentata dal docente del corso dottor Francesco Alberto Di Bari dell’AdSP con specifico incarico dell’Università, la relazione dell’ammiraglio è partita dall’elencare le 15 direzioni marittime nazionali, di cui quella Toscana che fa capo a lui è la n.2, fanno parte dell’organizzazione 55 Capitanerie, 51 uffici circondariali, 126 uffici locali e 60 delegazioni di spiaggia. Una struttura articolata, che è braccio operativo di ben quattro ministeri ma anche dell’amministrazione giudiziaria e dei compiti internazionali SAR, ovvero soccorso e salvataggio.

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