Chi inquina di più?
MILANO – Dal dossier 2020 di ISPI per le imprese risulta che le emissioni di CO2 sono diminuite a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia. Ciò nonostante la crisi climatica è ancora in atto. Secondo le elaborazioni riportate dal sito da un lato gli eventi meteorologici estremi sono sempre più frequenti e intensi e, dall’altro, mancano politiche e misure del tutto adeguate a combattere il riscaldamento globale.
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A questa visione allarmata (e forse allarmistica) si contrappongono gli accordi di Parigi e le politiche in atto nei principali paesi responsabili dell’inquinamento. L’Europa s’è impegnata a ridurre del 50% gli inquinamenti entro il 2030 e la Cina addirittura a cancellarli entro il 2950. C’è infine da ricordare che il riscaldamento globale non sembra causato in toto dall’uomo, ma fa parte di cicli geologici di migliaia di anni, riscontrati anche dallo studio delle “varote” di ghiaccio estratte sia al polo nord che a quello sud. E i suddetti rilevamenti avrebbero confermato che siamo in pieno ciclo di riscaldamento – come giù migliaia di anni fa – con i ghiacci che si sciolgono e che porteranno a un progressivo innalzamento del livello dei mari fino a 20/25 metri rispetto ad oggi.
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