LECCE – Ha preso il via martedì scorso il secondo ciclo di incontri della rete Questioni di genere promossa nell’ambito delle attività di UniSalento, il progetto che mira a diffondere nei corsi di studio dell’Università del Salento un approccio didattico inter- e trans-disciplinare su temi ritenuti strategici come, appunto, il dibattito scientifico sulle questioni di genere. Con la direzione della professoressa Anna Maria Cherubini e il coordinamento delle docenti Alessandra Beccarisi ed Elena Laurenzi, fino al 17 dicembre si svolgeranno seminari, workshop, laboratori, convegni e giornate di studio tra storia, storia dell’arte e linguaggio, politica ed economia.
Circa trenta appuntamenti che, in continuità – sottolinea il programma dell’Università – con quelli organizzati nella scorsa primavera, vogliono mettere in luce la complessità di un tema più che mai al centro del dibattito contemporaneo. Come sottolinea la professoressa Anna Maria Cherubini, matematica e delegata del rettore alle politiche di genere, “Vogliamo lavorare perché le differenze di genere, da causa di disparità divengano elemento da valorizzare, ricchezza per tutte e tutti. Grazie al contributo di numerose colleghe e colleghi daremo visibilità, dignità e spessore al contributo delle donne al sapere, cercando di compensare i limiti curriculari in materia. Ci auguriamo così di contribuire a promuovere, dentro e fuori l’Università, le pari opportunità di accesso e di crescita culturale, a prescindere dal genere e dall’orientamento sessuale, nell’ottica della valorizzazione di ogni persona”.
Il programma prevede per il 7 ottobre la prima sessione intitolata “Questioni di genere, questioni di linguaggio” (linguaggi e violenza simbolica, stereotipi di genere nella comunicazione). In questo mese di ottobre si continua il 14,19,21,26 e 28 au “questioni di genere, questioni economiche”. A novembre sono previsti seminari su donne di pensiero e di scrittura (nei giorni 2,4,9,11,16,18,23 e 25). Sempre a novembre un dibattito affronterà lunedì 8 il tema dell’associazionismo femminile tra antichità ed età moderna”. Quanto basta per richiamare anche la famosa rivolta delle donne capitanata da Lisistrata e raccontata da Aristofane, tanto esaltata anche dagli altri storici della Grecia antica.