Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Cambiamenti climatici, e se qualcuno ci marciasse?

Ci arrivano in questi giorni parecchie note sul web in relazione alla sempre più pressante campagna stampa sui cambiamenti climatici, le responsabilità delle comunità umane e la necessità degli alti costi per passare alla transizione energetica. Proviamo a riassumere i quesiti:

Dopo essere finiti in ginocchio per la pandemia da Covid, stiamo rischiando di precipitare bocconi per questa forzata politica di riduzione della CO2: che direttamente o indirettamente sta mandando alle stelle il costo dell’energia, sia elettrica sia da fonti  fossili (greggio, gas, eccetera). Un dubbio che circola: non è che oggi faccia comodo alla grande e grandissima finanza questa “transizione” per costringerci a pagare di più con obiettivi che gli stessi scienziati dicono molto aleatori? Non è che siamo diventati tutti succubi di predicatori catastrofisti (stranamente molto sovvenzionati) che ci costringono a una serie di mea culpa almeno opinabili?

[hidepost]

*

Abbiamo provato a sintetizzare gli scetticismi di cui sopra. Rispondere a chi non è convinto che il mondo si stia avviando alla rovina non è nelle nostre capacità e tantomeno nei nostri compiti: possiamo solo dire che oggi al gregge (folto e anche sostenuto da indagini che dovrebbero essere convincenti) dei catastrofisti si oppone un gregge (forse meno folto ma anch’esso con dati scientifici a supporto) che parla di cicli epocali sui quali l’uomo e la sua CO2 ha solo effetti marginali. Qualcuno ricorda che i nostri vecchi già cent’anni fa dicevano che “non ci sono più le mezze stagioni”; che lo spostamento di pochi decimi di grado dell’asse terrestre può giustificare lo scioglimento dei ghiacciai al polo Nord e il freddo record registrato di recente al polo Sud; che la deriva dei continenti alle lunghe ha effetti anche sul clima; che…

Insomma, non si può negare che qualche dubbio sia legittimo. Una forma di auto-assoluzione?

Proviamo a riderci sopra con questa vignetta (da Il Borghese).

[/hidepost]

Pubblicato il
23 Ottobre 2021
Ultima modifica
26 Ottobre 2021 - ora: 09:54

Potrebbe interessarti

“Non solo editore”

È stato, per chi l’ha conosciuto, un maestro di vita: appassionato del mare, del bello scrivere e anche delle gioie che possono venirne. Uomo di cultura, mai ostentata ma semmai offerta con un filo di...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Nautica e navigatori al Salone di Genova

Passata la festa, diceva un vecchio proverbio un po’ blasfemo, gabbato lo Santo. Passato il Salone Nautico di Genova, appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati, sono state tirate le somme: ufficialmente, la nautica italiana...

Editoriale
- ANTONIO FULVI
Leggi ancora

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio