Completato il San Cataldo

Nella foto: Prete e Bellanova al taglio del nastro.

TARANTO – “Consideriamo quest’opera una sfida vinta. Prima degli indirizzi dettati dal piano di resistenza, qui a Taranto si è già applicato il modello resilienza. Qui si è creata e sviluppata la sinergia essenziale con gli enti, dall’Autorità di Sistema Portuale al Comune, alla Prefettura alla Provincia ed all’Arpa, che riteniamo sia stata strategica per realizzare nei tempi dovuti il miglior risultato sperato. La trasformazione radicale dello scalo portuale, in una visione internazionale ed europea, è oggi sotto gli occhi di tutti e noi, come R.C.M. Costruzioni, parte di questa unione d’intenti, non possiamo che esserne orgogliosi”. Con queste parole Elio ed Eugenio Rainone, che guidano l’azienda di famiglia, leader in Italia nelle opere marittime hanno commentato il nuovo molo destinato in particolare alle crociere, sulla banchina di Levante, molo San Cataldo. Le realizzazioni di R.C.M vanno da Trieste a Savona, Marina di Carrara, Napoli, Salerno, Palermo, Augusta, Cagliari, Termini Imerese, Genova, Civitavecchia, Gaeta, senza dimenticare Ravenna, con il Ravenna Port Hub, una dei lavori portuali più grandi d’Italia degli ultimi 50 anni, per un importo di circa 200 milioni di euro. 

Per R.C.M. Costruzioni il proseguimento dei lavori già realizzati a Taranto, ultimi quelli inaugurati a settembre del 2020, in anticipo di quasi due mesi sul cronoprogramma contrattuale, della testata del Molo San Cataldo. Alla cerimonia inaugurale il viceministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Teresa Bellanova che è tornata nella città dei due mari a pochi mesi dall’avvio dei lavori, a fine luglio di quest’anno.

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