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Il bye-bye D’Agostino

Zeno d’Agostino,

TRIESTE – Dunque, lo storico e più che apprezzato presidente dell’AdSP triestina, Zeno d’Agostino, saluta e se ne va. A fine maggio, senza ripensamenti. La sua lettera di dimissioni, inviata alla fine della settima scorsa al ministero competente, parla di motivi famigliari. Il ministro l’ha accettata, ringraziandolo del lavoro svolto in quasi due mandati. Sarebbe scaduto senza possibilità di proroga il 15 dicembre, ma con le dimissioni lascerà il posto a giugno.

Si apre, secondo la prassi istituita dal viceministro Rixi, la soluzione commissariamento fino all’entrata in vigore della attesissima riforma portuale, anch’essa annunciata entro la fine dell’anno.

La notizia delle dimissioni ha raccolto un unanime coro di ringraziamenti per i risultati raggiunti, che sono in effetti notevoli: e che hanno confermato il valore dell’uomo e del funzionario. Il suo curriculum professionale occupa almeno due pagine, compresa la docenza in logistica, la presidenza di Assoporti e le lunghe esperienze anche in campo internazionale. Uno dei maggiori esperti in portuali – è il commento unanime – tra tutti i presidenti delle AdSP.

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Siamo adesso al capitolo non solo della sua sostituzione – l’ipotesi realistica è appunto il commissariamento con il direttore marittimo locale, come negli altri casi pilotati da Rixi – ma quello delle prossime scadenze anche in altre AdSP: e delle destinazioni di chi finisce. Per D’Agostino, poco più che cinquantenne, pare sia già a fine corsa una gara ad accaparrarselo: per legge non potrà essere utilizzato dallo Stato su enti legati alla logistica marittima, ma non mancano né altri settori né i pretendenti privati, in particolare in ambito ferroviario italiano o europeo.

Auguri.

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Pubblicato il
6 Marzo 2024
Ultima modifica
7 Marzo 2024 - ora: 11:02

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